- Febbraio 27, 2020
#MontagnaComune
Evelina Christillin: “Fare sempre meglio e sempre di più per la montagna”
Secondo la Presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino servono investimenti e infrastrutture affinché "la montagna conservi il suo valore, la sua bellezza e la possibilità, per chi ci vive, di avere tutto quello che serve”In vista del convegno ‘Il futuro comune della montagna’ che si terrà il prossimo 9 marzo a Courmayeur, continuiamo la pubblicazione degli interventi video di coloro che in montagna vive, studia, lavora e fa impresa. Oggi ascoltiamo le parole di una donna che ha scritto alcune delle pagine più belle per le terre alte, Evelina Christillin, la signora della neve: ex azzurra di sci, alla guida del comitato che portò 20 anni fa le Olimpiadi a Torino 2006, membro UEFA all’interno della FIFA e oggi, impegnata nella nuova avventura Milano – Cortina 2026.
“La montagna è il mio habitat naturale e mi dispiace vedere che ci sia un problema di spopolamento”, afferma la manager originaria di Issime, nella valle di Gressoney e attualmente, tra gli altri incarichi, presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino.
Una situazione preoccupante che deve essere arginata rilanciando con delle politiche attive che puntino ad un riposizionamento della montagna da marginale a protagonista.
“Basta vedere le politiche del Ministero dei Beni culturali e del Turismo che sostengono sempre di più il turismo lento legato all’ambiente, ai tempi dilatati, all’approfittare della bellezza della natura della montagna”, sottolinea Christillin, precisando come questo percorso debba essere necessariamente accompagnato da un potenziamento dei presidi territoriali.
“Tutto questo – dice – deve essere sostenuto da infrastrutture, collegamenti e bacini idrici”, fondamentali affinché “la montagna diventi una cerniera con l’altra parte delle Alpi e non una barriera”, con l’auspicio che per il futuro “si faccia sempre meglio e sempre di più, proprio perché la montagna conservi il suo valore, la sua bellezza e la possibilità, per chi ci vive, di avere tutto quello che serve”.