- Aprile 16, 2025
Politiche abitative
Edilizia pubblica, Funaro: “Coordinare fonti di finanziamento e assegnarle direttamente ai Comuni”
La delegata alle Politiche abitative e sindaca di Firenze in audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera: “Fondi, Investimenti e Regole sono i tre assi su cui Anci ritiene debbano impegnarsi Governo"
Per una politica sulla casa “chiediamo un maggior coordinamento degli interventi legislativi per non frammentare le risorse e snellire l’assegnazione dei fondi con un finanziamento diretto a Comuni e Città Metropolitane, come da nostra richiesta. Vanno sfruttate le economie del Pnrr e le nuove risorse dei fondi Ue per la coesione finanziando progetti cantierabili dei Comuni, aumentando l’offerta di alloggi ovvero immettendo sul mercato immobili a canone calmierato anche attraverso operazioni di rigenerazione urbana”. Lo ha affermato Sara Funaro, delegata Anci alle Politiche abitative e sindaca di Firenze, intervenendo in audizione davanti alla commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame, delle proposte di legge sulla programmazione dell’edilizia residenziale pubblica, sulle agevolazioni fiscali per il recupero del patrimonio edilizio residenziale pubblico e sociale, nonché il sostegno dell’accesso alla locazione di immobili abitativi.
Funaro ha ribadito la necessità di dare risposte strutturali alla sempre maggiore richiesta di immobili di edilizia residenziale pubblica e sociale proveniente da fasce sempre più ampie di popolazione. “Il disagio abitativo, in Italia secondo una ricerca di Nomisma del 2023, coinvolge – ha ricordato – circa 1 milione e mezzo di famiglie, circa il 6% delle famiglie italiane. Affligge sia i ceti a reddito molto basso o nullo, per i quali gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono insufficienti, sia i nuclei con un reddito ‘alto’ per una casa popolare ma troppo basso per il libero mercato”.
Di fronte a questo scenario, per la sindaca di Firenze, “una politica per la casa va affrontata subito in modo strutturale ed efficace mediante azioni integrate e su più livelli, che devono riguardare: i fondi disponibili per il welfare abitativo, la manutenzione, gli investimenti per l’ampliamento dello stock immobiliare e della sua manutenzione, la disciplina legislativa, la rigenerazione urbana ed il riuso del patrimonio pubblico da destinare ad operazioni di housing sociale”. “Anci ritiene – ha concluso Funaro – che Fondi, Investimenti e Regole sono i tre assi su cui Governo e Parlamento debbano impegnarsi sulle politiche abitative”.
Il documento consegnato dall’Anci