• Aprile 11, 2022
di Angela Gallo

Gioco d’azzardo

Dossier Avviso Pubblico, Buonajuto: “Considerare la ludopatia come vera e propria patologia”

"È necessaria una disciplina normativa unitaria e uniforme che possa permettere di affrontare in modo efficace la ludopatia sui territori". Il delegato dell'Anci al webinar “Gioco d’azzardo: leggi regionali e giurisprudenza” promosso da Avviso Pubblico e dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome
Dossier Avviso Pubblico, Buonajuto: “Considerare la ludopatia come vera e propria patologia”

“È necessaria una disciplina normativa unitaria e uniforme che possa permettere di affrontare in modo efficace la ludopatia sui territori. Non credo però che ridurre la possibilità di giocare attraverso il distanziometro di per sé sia la soluzione al problema. Purtroppo, abbiamo potuto constatare come la criminalità organizzata abbia, in un certo qual modo, sostituito la pistola con il mouse: esiste una vasta offerta online di gioco d’azzardo che rende sempre più difficile governare il fenomeno. Si tratta di una materia che va affrontata soprattutto sotto il profilo sociale”. Lo ha dichiarato il delegato dell’Anci alla sicurezza e alla legalità e sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto intervenuto al webinar “Gioco d’azzardo: leggi regionali e giurisprudenza” promosso da Avviso Pubblico e dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, nel corso del quale è stato presentato anche il dossier di documentazione a cura dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico.
Il gioco d’azzardo trova terreno fertile soprattutto in contesti sociali difficili, di disagio economico e sociale, in particolare il sindaco ha ricordato che sono “12 milioni di pensionati over 65 schiavi del gioco e il 50 percento di disoccupati. Dietro la ludopatia – ha aggiunto – si nasconde spesso anche il fenomeno dell’usura. La ludopatia deve essere trattata come una vera e propria patologia altrimenti non saremo in grado di affrontare efficacemente il fenomeno. Bisogna sensibilizzare i cittadini, coinvolgere le scuole e il mondo del terzo settore per creare una rete virtuosa sui territori”.