- Luglio 14, 2022
Scalfari
Decaro: “E’ scomparso un giornalista che ha cambiato la storia dell’informazione italiana”
Al cordoglio di Decaro si aggiunge quello dell'Anci, del presidente del Consiglio nazionale e di tanti sindaci italiani. Bianco: “Con Eugenio Scalfari scompare un pezzo di storia del giornalismo e un protagonista delle battaglie civili e politiche più importanti del dopoguerra”. Leggi tutte le dichiarazioni“Eugenio Scalfari ha ricevuto in dono le chiavi della città di Bari nel 2010. Da quel momento mi piace pensare che si sia instaurato un legame speciale tra la nostra città e il ‘direttore’, fondato sull’immensa stima che abbiamo nutrito per la sua persona e per la sua esperienza intellettuale, politica e culturale altissima, riconosciuta da tutti.
Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando la scomparsa di Eugenio Scalfari. “Fondando La Repubblica, nel 1976 – aggiunge Decaro – Scalfari ha letteralmente cambiato la storia dell’informazione italiana, raccontando la politica, l’economia e la cultura con competenza, intelligenza e passione, scegliendo un passo nuovo, che lo ha reso negli anni uno dei quotidiani più importanti e letti del Paese. Ma Eugenio Scalfari è stato molto di più del direttore de La Repubblica: è stato un uomo di grandissima cultura, curiosità e capacità visionaria, animato da una straordinaria passione democratica e civile”.
Al cordoglio di Decaro si aggiunge quello del presidente del Consiglio nazionale e di tanti sindaci italiani. “Con Eugenio Scalfari – spiega Bianco – scompare non soltanto un pezzo di storia del giornalismo e dell’editoria italiani, ma anche un protagonista delle battaglie civili e politiche più importanti del dopoguerra”. “Scalfari – aggiunge -, sin dai tempi del ‘Mondo’ di Mario Pannunzio e dei convegni organizzati in quel periodo fecondo, poi dalle colonne de ‘L’Espresso’ e quindi da quelle della ‘Repubblica’, non ha mai smesso di lottare per affermare l’idea di un Paese moderno, agganciato all’Europa, più avanzato nei diritti politici, sociali ed economici, attento alle regole del vivere comune e rispettoso nell’utilizzo dei beni collettivi, come l’ambiente e il territorio. In questo pensiero di fondo, Eugenio Scalfari ha sempre considerato centrale il ruolo dei sindaci e dei Comuni, l’istituzione repubblicana più vicina ai cittadini e alle comunità. Anche per questo, personalmente e assieme a tutta l’Anci, lo ricorderò sempre con affetto e gratitudine”.
“Con Eugenio Scalfari – dichiara Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – scompare uno dei giganti assoluti del giornalismo italiano. Un grande intellettuale al servizio dell’informazione, della cultura, dell’impegno civile e politico. Un abbraccio alla redazione di Repubblica. Roma lo ricorderà come merita”.
E’ poi la volta del primo cittadino di Firenze, Dario Nardella. “Faccio parte – scrive su Facebook – di quella generazione cresciuta con le riflessioni, le interviste, le analisi di Eugenio Scalfari. Uno dei più grandi testimoni e narratori della storia del nostro Paese. Maestro di giornalismo, appassionato e competente, libero e mai banale. Oggi siamo tutti più poveri. Un abbraccio a tutta la redazione di La Repubblica”.
Anche Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, esprime “dolore” per la scomparsa di Eugenio Scalfari. “Se ne va una voce liberale e laica ed uno dei più grandi giornalisti contemporanei. Ha raccontato l’Italia dalla seconda metà del ‘900 al passaggio al nuovo millennio con acume e autorevolezza confrontandosi con i nomi che hanno fatto la storia di questo Paese e senza risparmiare critiche, anche molto aspre, ai politici più in vista. Fece scuola, ad esempio, la sua intervista a Berlinguer”. “A lui dobbiamo due delle voci più autorevoli del nostro panorama editoriale, la Repubblica e l’Espresso, che sono stati scuole di formazione di firme prestigiose e a cui dobbiamo inchieste che resteranno nella storia del giornalismo italiano”, conclude Montino.