- Ottobre 10, 2023
Assemblea Anci
Decaro al Corsera: “Tutti uniti per usare le risorse. Comuni hanno dimostrato di farcela”
Il presidente presenta i temi al centro della 40esima assemblea dell'Anci che vedrà sul tavolo anche i fondi Pnrr. Gli interventi dei due vicepresidenti Paolo Truzzu e Maria Terranova e del sindaco di Bologna Matteo Lepore
“I sindaci? In questi anni sono diventati una famiglia. E così i Comuni hanno dimostrato di farcela. Ad oggi gli enti locali hanno già impegnato il 52% delle proprie risorse del Pnrr, presentato progetti per 80 miliardi di euro (il doppio dei 40 a loro destinati) e bandito 55 mila gare d’appalto. Il tutto nonostante il problema delle risorse umane e di quella pubblica amministrazione che non sembrava all’altezza della sfida dei fondi del Next generation Ue”. Lo evidenzia il presidente dell’Anci Antonio Decaro anticipando sulle pagine del Corriere della Sera che dedica uno speciale alla 40esima assemblea nazionale dell’Anci, che partirà il 24 ottobre, a Genova, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Ci dicevano che non saremmo riusciti a sfruttare i fondi del Pnrr, eppure ce l’abbiamo fatta, meglio di tutto il resto del Paese, unendoci e superando le beghe politiche. Allora perché Fitto ha deciso di toglierci 13 miliardi?”, si chiede Decaro anticipando una delle questioni che saranno al centro dei lavori a Genova. “Uscire dal Covid non è stato facile – ricorda -, poi sono arrivate la guerra e l’inflazione e la situazione sta diventando complicata. Ciò che preoccupa di più i sindaci, lo sento dalle loro esperienze, è la paura delle famiglie per il futuro dei propri figli. Una paura che non va cavalcata”.
Tra i temi che saranno discussi nella 40^ Assemblea anche quello annoso del limite al secondo mandato: “Si tratta di un’anomalia tutta italiana – sottolinea il presidente – quasi ovunque se vuoi fare il sindaco ti candidi e scelgono i cittadini. È assurdo che invece deputati e senatori possano farlo per tutta la vita, e anche senza consenso. I parlamentari impegnano spesso il proprio tempo dietro la porta di un capo partito, che sceglierà di metterli nei listini bloccati, mentre noi siamo in mezzo alla gente (anche perché, se no, è la gente a venire a cercarci): sembra abbiano paura della ‘nostra’ autorevolezza”.
Soddisfatto per i risultati raggiunti dai Comuni nella sfida Pnrr anche Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e vicepresidente Anci: “Comuni e Città metropolitane hanno fatto un piccolo miracolo. Le tempistiche sono strette e noi stiamo facendo i salti mortali per fare tutto. Abbiamo anche creato un ufficio specifico e una cabina di regia per il Recovery”. E guarda anche al futuro della sua città: “Con infrastrutture migliori e una migliore qualità dell’aria. A Cagliari, l’obiettivo è avere una flotta quasi tutta di bus elettrici, stiamo togliendo 11mila mq di asfalto e rifacendo una rete di illuminazione che aveva 50 anni”.
Ma non c’è solo la prospettiva del Pnrr: i sindaci devono fare ogni giorno i conti con numerosi problemi uguali, eppure diversi, da Sud a Nord. Come Maria Terranova, sindaco di Termini Imerese, vicepresidente Anci e delegata alle Pari Opportunità che ricorda la battaglia intrapresa nel suo territorio contro l’illegalità diffusa per quale è da tempo sotto scorta per le minacce quotidiane. “La politica allegra ha abituato la gente a comportarsi senza regole. Ho osato disciplinare la gestione dei suoli pubblici ed è nata l’ostilità nei miei confronti”, osserva.
Mentre il sindaco di Bologna Matteo Lepore apre il cahier de doléances delle grandi città. “La pandemia e la guerra in Ucraina hanno portato ad una nuova centralizzazione, ad un nuovo statalismo borbonico che vede i sindaci come ultimi anelli della catena”. Tra le sfide aperte vi è quella dell’emergenza casa e soprattutto gli investimenti del Pnrr e i progetti da realizzare. “I Comuni da soli valgono il 25% degli appalti del Paese. Con il piano di ripartenza post Covid quella cifra è aumentata. Bandi e appalti sono perlopiù assegnati o in fase di cantierizzazione ma bisognerà superare lo scoglio di questa mole di cantieri in contemporanea”, rimarca il sindaco felsineo.