Data center, Locatelli: “Comuni ruolo centrale nella pianificazione e localizzazione insediamenti”

“In un mondo che si evolve sempre più rapidamente, i data center rappresentano un’esigenza dalla quale i Comuni devono cogliere l’opportunità di investimenti di grandi gruppi sul territorio. Possono essere uno strumento utile per recuperare siti brownfield e creare posti di lavoro sui territori”. È quanto ha sottolineato vicepresidente dell’Anci Stefano Locatelli intervenendo al convegno “Data Center, la strategia italiana per il new business” a Roma.
L’evento, organizzato da AnFoV in collaborazione con Anci e Uncem, ha puntato i riflettori sulle nuove sfide delle tecnologie e data center. Al dibattito hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, le associazioni di settore, le aziende, le telco e le big tech, il mondo accademico e della ricerca.
Proprio per la natura degli insediamenti dei data center molto impattanti sul territorio per i grandi consumi (acqua ed energia) è necessaria – ha precisato Locatelli “una capacità di interlocuzione con gli operatori di mercato che andrebbe supportata, ponendo attenzione ad aspetti quali il consumo di suolo e di acqua, il paesaggio, la biodiversità e la gestione dei rifiuti elettronici. Si tratta di procedimenti molto complessi – ha proseguito – perché i data center hanno caratteristiche proprie che li differenziano da ogni altro tipo di insediamento industriale/produttivo”. Per questo, nonostante alcune Regioni abbiano previsto delle linee guida così come lo stesso ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sugli aspetti di sostenibilità ambientale, “manca una normativa nazionale – ha concluso Locatelli – che però è in evoluzione e che servirà ad uniformare e semplificare il settore. L’Anci, come sempre, farà la sua parte, rimarcando che i Comuni hanno un ruolo chiave nella pianificazione e nella localizzazione di questi insediamenti”.