- Gennaio 19, 2017
Consiglio nazionale
Decaro: “A breve decreto sicurezza urbana, prosegue interlocuzione con governo su questioni aperte”
Il presidente Anci fa il punto sulle partite ancora aperte nel confronto con l'Esecutivo, e sulle questioni concluse positivamente
A breve la proposta dell’ANCI sulla sicurezza urbana diventera’ un decreto. Lo annuncia il presidente dell’ANCI Antonio Decaro, parlando con i giornalisti a margine del Consiglio nazionale dell’ANCI, in corso di svolgimento a Roma. Decaro fa il punto sulle partite ancora aperte nel confronto con l’Esecutivo, e sulle questioni concluse positivamente.
“La distribuzione dei fondi per Comuni, Citta’ metropolitane e Province, della quale abbiamo discusso oggi, ci consentira’ finalmente di far ripartire gli investimenti sui territori. Ne abbiamo discusso con il Governo, accettando tra l’altro di vederci restituire a rate spettanze storiche dei Comuni. Resta forte invece – sottolinea Decaro – l’interlocuzione con l’Esecutivo sulla questione dello sblocco del turn over, che non puo’ restare bloccato al 25% ma deve arrivare al 75%”.
“Chiediamo inoltre al Governo – afferma il presidente dell’ANCI – di renderci parte attiva dell’agenda urbana: cosi’ come ci siamo assunti la responsabilita’ dell’accoglienza, con la proposta sulla volontarieta’ di adesione allo Sprar, abbiamo presentato oggi una proposta di legge sulla semplificazione della vita dei Comuni, una norma sulla volontarieta’ dell’associazionismo comunale. Al contempo, il Ministro dell’Interno ci ha assicurato – ha ribadito infine Decaro – che nei prossimi giorni la proposta presentata dall’Anci sulla sicurezza urbana diventera’ un decreto del governo”.
Parlando dell’emergenza terremoto, Decaro ha ricordato che “abbiamo chiesto al governo di creare una procedura che assicuri continuita’ di intervento tra Comuni, Regioni e Protezione civile, in modo da trasformare il sistema da emergenziale a stabile”.
Infine, Decaro ha annunciato che “opereremo una riorganizzazione dell’ANCI, che comprende la riorganizzazione degli uffici, la riduzione dei costi, l’uscita da societa’ partecipate che non svolgono attivita’ istituzionali legate a quelle dell’ANCI. Ho chiesto inoltre – ha concluso Decaro – che si potenzino le attivita’ di trasparenza e che si proceda attraverso lo strumento delle gare pubbliche, mentre i vertici della struttura hanno deciso di autoridursi gli emolumenti”. (mv)