• Luglio 4, 2024
di Maria Teresa Pellicori

#MissioneItalia2024

CONAI, CORIPET e INWIT, infrastrutture digitali per lo sviluppo dei territori

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CONAI, CORIPET e INWIT, infrastrutture digitali per lo sviluppo dei territori

Fabio Costarella Vice direttore di CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, ha illustrato i numeri di un processo virtuoso che rappresenta un fiore all’occhiello del nostro Paese, e di un progetto specifico che riguarda 7 città metropolitane. “Il tasso di riciclo degli imballaggi in Italia nel 2023 è stato del 75%” ha detto Costarella. “Numeri importanti resi possibili da un impegno su più fronti. Fra questi, la stipula di convenzioni con i Comuni attraverso lo strumento dell’accordo nazionale con ANCI, che coinvolge 7.655 Comuni italiani”.
Il progetto per le città metropolitane in particolare consolida il rapporto con ANCI. Stiamo parlando delle 7 aree metropolitane del centrosud italiano, per le quali abbiamo elaborato un piano pluriennale condiviso insieme ad Anci. Ricordiamo che da sole queste 7 aree metropolitane rappresentano circa il 30% di tutti i rifiuti prodotti nel centrosud d’Italia. “Intervenire su queste città può significare un miglioramento dei tassi di intercettazione dei rifiuti di imballaggio, e del loro riciclo, a livello nazionale e consentire al nostro Paese di mantenere il primato che abbiamo raggiunto in questi anni”.

Il Presidente di CORIPET – il Consorzio volontario senza fini di lucro riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in Pet – Corrado Dentis ha illustrato alla platea di Missione Italia il metodo per la raccolta delle bottiglie in Pet. “C’è stato un cambio di paradigma importante – ha detto Dentis – la raccolta oggi è propedeutica al riciclo. Proponiamo ai nostri 60 consorziati la gestione del fine vita degli imballaggi trasformandoli a nostra volta. Grazie alla collaborazione proficua con Anci abbiamo raggiunto livelli importanti su scala europea. Abbiamo nuovi obiettivi scanditi dalle direttive europee che ci impongono scelte ben precise, su cui stiamo già lavorando per poter mantenere gli impegni presi e che ci vedranno impegnati a raggiungere il 77% della raccolta nel 2025, mentre nel 2026 l’asticella sarà posta all’ 80%, giungendo nel 2029  ad avviare al riciclo di ben 9 bottiglie  su 10”.

Il ruolo di INWIT a servizio delle città e dei comuni al centro dell’intervento di Diego Galli, Direttore Generale. “Il nostro contributo allo sviluppo dei territori passa per tre direttrici – ha detto Galli – le nostre infrastrutture digitali e condivise, il contributo alla riduzione del digital divide e l’abilitazione della Smart Italy, sia nelle città che nelle aree rurali”. Le infrastrutture digitali di INWIT rappresentano un ecosistema al servizio di città e comuni. “Mettiamo a disposizione dei territori oltre 24.000 torri e circa 500 coperture di microantenne in più di 100 ospedali, 10 università, musei, ma anche metropolitane come la M4 Milano, poli fieristici come Fiera Milano e oltre a 1000 km di tunnel stradali e autostradali coperti con nostri apparati”. “Si tratta di un modello di business che definiamo sostenibile in quanto abilita, attraverso la condivisione dei nostri asset, uno sviluppo più efficiente lungo tutta la catena del valore e coniuga efficienza industriale, economica, sociale e ambientale. Dal recente sondaggio che abbiamo fatto realizzare emerge inoltre come la quasi totalità degli italiani, il 94%, sia consapevole che l’infrastruttura digitale crea valore per il territorio e la collettività”.
In conclusione, Galli ha sottolineato l’impegno di INWIT per ridurre il digital divide, perseguito anche attraverso il protocollo d’intesa con ANCI, Infratel Italia e gli operatori interessati.
“Vogliamo portare copertura perché questo vuol dire più sicurezza. In ambiente rurale abbiamo attivato un monitoraggio delle aree boschive per la prevenzione degli incendi. Le nostre infrastrutture contribuiscono alla creazione di una “Smart Italy”, a supporto dei territori, degli amministratori locali e degli operatori. Un’Italia smart in cui servizi evoluti, innovazione, sostenibilità e attenzione ai bisogni dei cittadini e del territorio siano gli assi portanti del nuovo modello di sviluppo”.

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