• Marzo 4, 2022
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Centenario Pasolini. Clarotto (sindaco Casarsa) e Leonarduzzi (Cen.Studi): Un genio indimenticabile

Il primo cittadino: "I luoghi pasoliniani parlano di lui. Il Centro Studi Pasolini, di cui il Comune, insieme alla Regione Friuli-Venezia Giulia, è socio di riferimento, è impegnato a promuovere la conoscenza della sua opera con un ricco calendario di eventi". Il ricordo di Flavia Leonarduzzi, Presidente del Centro Studi Pasolini di Casarsa. Guarda il video
Centenario Pasolini. Clarotto (sindaco Casarsa) e Leonarduzzi (Cen.Studi): Un genio indimenticabile

“Pasolini, uomo di profonda cultura legato ai ricordi dell’infanzia”. Così Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa della Delizia (PN), località di adozione del grande artista nato il 5 marzo 1922 a Bologna, quella che lui definiva la città piena di portici.
La sua una personalità poliedrica: regista, sceneggiatore, scrittore, poeta, ma anche romanziere e pittore, e uno tra gli artisti e intellettuali italiani più rappresentativi del ‘900. “Trascorreva le vacanze estive a Casarsa, paese della madre Susanna Colussi – precisa Clarotto – tra le corse in bicicletta, il bagno al Tagliamento, le partite a pallone, le balere e le feste in campagna”,
Un artista scomodo per le sue ideologie ‘sopra le righe’ e uno tra i più discussi scrittori e poeti italiani, per opinioni spesso contrarie alle convinzioni politiche dell’epoca.
Tra le macerie della Seconda guerra mondiale, Pasolini, da maestro ed educatore, riuscì a proporre ai suoi allievi un metodo didattico anticonformista e fuori dagli schemi, così che fu definito un maestro mirabile, ruolo fondamentale nella sua formazione umana ed artistica.
Il sindaco Clarotto annuncia: “i luoghi pasoliniani parlano di lui. Il Centro Studi Pasolini, di cui il Comune, insieme alla Regione Friuli-Venezia Giulia, è socio di riferimento, è impegnato a promuovere la conoscenza della sua opera con un ricco calendario di eventi che – promette – renderanno vivo il suo ricordo”.
Con la Presidente del Centro Studi Pasolini di Casarsa Flavia Leonarduzzi, scopriamo un’immagine dell’artista prima inesplorata, “non soltanto per il suo genio letterario e poetico, ma per la sua creatività e intuizione nella pittura e nel disegno influenzati dalla cultura casarsese.
Con la tavolozza, le tele e i colori, in sella alla sua bicicletta, l’artista si addentrava nella verde campagna del paesaggio friulano”, ora riconosciuto come il Sentiero Pasolini.
Il suo un talento che nell’arte pittorica riuscì ad esprimere diciannove tra disegni e dipinti, per lo più opere giovanili, esposte in modo permanente nella Sala dell’Academiuta di lenga furlana di Casarsa.
Era il 18 febbraio 1945, quando Pasolini, insieme ad alcuni amici, creò nella casa materna un cenacolo letterario, una scuola per giovani allievi che si riunivano ogni domenica pomeriggio per leggere e commentare testi in dialetto friulano, con i quali condivideva la vena artistica nella poesia e nella pittura.
Nel 100° anniversario della nascita, Pasolini è la candidatura italiana proposta nell’ambito del programma Anniversari UNESCO 2022-2023. L’artista “figura tra le più dibattute ed emblematiche del suo tempo, rappresenta ancora oggi un punto fermo della cultura italiana e internazionale, grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea che ne fanno un autore tuttora originale e di grande attualità”.

Foto credits : Elio e Stefano Ciol snc