- Novembre 7, 2019
Piccoli Comuni
Castelli: “Segnali positivi dalla bozza della legge di bilancio. Piccoli Comuni verso ‘guarigione'”
Castelli ha riferito di “passi avanti, anche se non risolutivi, sul versante semplificazioni”. Ancora problemi sul versante dei segretari comunali e sul personale dove ci sono ancora vuoti enormi di personale nei piccoli Comuni, a causa degli anni di blocco delle assunzioni degli anni passati”“L’annunciata stabilizzazione del fondo per gli investimenti per i piccoli Comuni, che, secondo anticipazioni della legge di bilancio, assegnerà contributi significativi per i prossimi anni per sviluppo territoriale ed efficientamento energetico nelle nostre comunità, ci trova molto soddisfatti perché segna una inversione di tendenza nei confronti dei Comuni di minore dimensione demografica. Per usare una metafora possiamo dire che stiamo uscendo da una lunga “malattia” per andare in reparto, con la prospettiva di uscire presto dall’ospedale e guarire definitivamente”. Così il Coordinatore nazionale piccoli Comuni dell’Anci, Massimo Castelli, al termine della Consulta Piccoli Comuni, riunitasi ieri pomeriggio nella sede Anci di via dei Prefetti.
“La manovra – ha precisato Castelli – dovrà passare al vaglio delle Camere ma il segno di attenzione verso i borghi italiani mi sembra chiaro. Ci auguriamo che il segnale venga confermato e che si dia seguito concreto alla reinterpretazione delle esigenze dei tanti amministratori delle aree interne del Paese”. Castelli ha poi riferito di “passi avanti, anche se non risolutivi, sul versante semplificazioni”, rimarcando come però come ci siano “ancora problemi sul versante dei segretari comunali e sul personale”. Su quest’ultimo tema, il Coordinatore nazionale a sottolineato infatti che “seppure siamo arrivati al 100% dei turn over ci sono ancora vuoti enormi di personale nelle piccole amministrazioni, a causa degli anni di blocco delle assunzioni degli anni passati”.
“In Italia – ha quindi concluso Castelli – abbiamo rischiato di perdere un presidio importante dello Stato, pensiamo ai tagli di risorse degli anni passati o a paventati obblighi di fusione che gravavano sui piccoli Comuni fino a qualche tempo fa. Adesso, come dimostra anche il recente evento di Poste, pare che tutti siano convinti che investire sui ‘piccoli’ non sia solo indispensabile in un Paese fatto di Paesi, ma anche una delle priorità per l’intera comunità nazionale”.
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X ripopolare i #piccoliComuni propongo un incontro tra regioni, province, anci e sindaci locali x definire le attività da sviluppare,le risorse finanziarie,le professionalità da formare, x definire il numero ideale di risorse umane lavorative da attribuire ad ognuna