• Gennaio 15, 2021
di Redazione Anci

Beni confiscati

Buonajuto (vicepresidente Anci) al sindaco di Cinisi: “L’illegalità si vince restando tutti uniti”

Il sindaco di Ercolano: ”Nella mia città la criminalità organizzata è stata sconfitta grazie al coraggio dei commercianti che  hanno denunciato, al lavoro sinergico con le forze dell'ordine e  della magistratura, ma anche attraverso il riutilizzo dei beni  confiscati. Investiamo in cultura e legalità"
Buonajuto (vicepresidente Anci) al sindaco di Cinisi: “L’illegalità si vince restando tutti uniti”

“Cinisi è ancora il paese di Peppino Impastato? È ancora un simbolo dell’antimafia e della lotta alla criminalità organizzata? Ho deciso di inviare una lettera di vicinanza alla comunità di Cinisi e al sindaco Giangiacomo Palazzolo, dopo che ho appreso la paradossale vicenda che lo vede indagato e costretto a difendersi per aver utilizzato un bene confiscato alla famiglia Badalamenti e affidato al Comune, dove tra l’altro nel corso di questi anni sono stati spesi fondi europei per affidarne una parte a Casa Memoria di Peppino”.
Lo dice Ciro Buonajuto, vicepresidente nazionale dell’Anci e sindaco di Ercolano. “Oggi Leonardo Badalamenti, figlio sessantenne del boss Gaetano, chiede al Comune le chiavi dell’immobile contestando il passaggio, e la magistratura chiede al sindaco di difendersi dalle accuse. Un paradosso burocratico? Un difetto di notifica? Non entro nel merito della questione di carattere giuridico, ma da sindaco di una città come Ercolano, credo che la lotta contro ogni forma di illegalità, soprattutto nel Mezzogiorno, riusciamo a vincerla anche attraverso atti simbolici, come destinare l’immobile alla memoria di Peppino Impastato”, continua Buonajuto.
“Nella mia città la criminalità organizzata è stata sconfitta grazie al coraggio dei commercianti che  hanno denunciato, al lavoro sinergico con le forze dell’ordine e  della magistratura, ma anche attraverso il riutilizzo di quei beni  confiscati che, quando recuperati e restituiti alla fruizione della  città, assumono i contorni di un ‘totem laico’ che giorno dopo giorno  ci ricorda che la legalità e il rispetto delle regole vincono sempre”. spiega il primo cittadino.
“A Ercolano abbiamo 19 beni immobili confiscati alla criminalità  organizzata. Investiamo in cultura e legalità perché in questo momento  l’istruzione è l’arma più potente che abbiamo a disposizione per un  riscatto da questa difficile situazione – conclude -. Il nostro  impegno a favore della legalità continuerà in ogni nostra azione con  determinazione e fermezza. Intimidire un amministratore significa  intimidire tutti noi ed è per questo che alla parte sana di Cinisi va  la mia vicinanza”.