- Febbraio 18, 2022
Immigrazione
Presentata la carta per l’integrazione dei rifugiati siglata da 6 città con l’UNHCR
Il documento mira a potenziare la collaborazione fra le città sull’integrazione delle persone titolari di protezione internazionale, favorendo lo scambio di pratiche, esperienze, strumenti e sviluppando i servizi già disponibili sui territori
È stata illustrata nel corso di un incontro online, la Carta per l’integrazione dei rifugiati, redatta e sottoscritta dai Comuni di Bari, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino ed elaborata insieme a UNHCR, l’Agenzia ONU per i rifugiati. Il documento mira a potenziare la collaborazione fra le città sull’integrazione delle persone titolari di protezione internazionale, favorendo lo scambio di pratiche, esperienze, strumenti e sviluppando i servizi già disponibili sui territori. I Comuni, infatti, sono in prima linea nell’accoglienza e nell’integrazione dei rifugiati. Garantendo l’accesso ai servizi locali, all’istruzione e alle opportunità di lavoro, le amministrazioni comunali favoriscono l’inclusione sociale, gettando le basi per la costruzione di un futuro migliore per queste persone. Sono agenti cruciali, incubatori di innovazione e buone pratiche a sostegno dell’integrazione e, come tali, partner chiave dell’UNHCR. Tra le azioni prioritarie, la Carta per l’integrazione identifica lo sviluppo di “spazi comuni”, ovvero centri polifunzionali, dove, attraverso un approccio One-Stop-Shop, si possano concentrare in un’unica struttura i servizi fondamentali per l’integrazione delle persone rifugiate, come il rapido accesso ai documenti essenziali e ai percorsi di accompagnamento individualizzato alla ricerca di casa e lavoro. Inoltre, la Carta impegna i Comuni aderenti a partecipare al rafforzamento del sistema nazionale di accoglienza, preferendo l’accoglienza diffusa in piccoli nuclei e promuovendo quella in famiglia. Il documento menziona anche la tutela della salute, con particolare riferimento a quella mentale. Essenziale risulta il coinvolgimento delle persone rifugiate con il sostegno a programmi di volontariato, mentoring e di inclusione mediante l’istruzione, lo sport, la cultura, la cucina e altre forme di partecipazione. “Al termine di un intenso lavoro di confronto e dialogo tra UNHCR e le principali città italiane per la stesura della Carta dell’Integrazione, che la città di Bari ha adottato sin da subito in giunta – ha dichiarato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – oggi ratifichiamo l’impegno della nostra amministrazione in favore dell’accoglienza, e del consolidamento di politiche e pratiche per l’inclusione sociale delle persone migranti. In questi anni abbiamo avuto modo di sperimentare tante azioni previste dalla Carta, alcune delle quali sono state poi replicate in altre città italiane, come il programma Famiglie senza Confini, le biblioteche di comunità interculturali, il centro polifunzionale Casa delle Culture o il progetto Housing Lab per il sostegno all’inserimento abitativo e lavorativo per quanti hanno completato il percorso nelle strutture di accoglienza. Questa nuova collaborazione con l’UNHCR e le principali città italiane rappresenta per noi un arricchimento in termini di scambio e potenziamento degli interventi, e sono certa che rafforzerà la nostra cultura dell’accoglienza a partire dalla condivisione di esperienze di welfare di comunità che favoriscano la creazione di opportunità di inclusione socio-culturale e lavorativa che vadano oltre la fase della prima e della seconda accoglienza. In piccolo a Bari lo abbiamo sperimentato con il progetto Essere Comunità, che ha favorito uno scambio di esperienze e professionalità tra culture. Pertanto, mi auguro che, anche attraverso iniziative come questa, il nostro Paese possa superare la frammentazione delle politiche migratorie sostenendo politiche di inclusione strutturate alla stessa maniera della prima accoglienza”.
La Carta per l’integrazione dei rifugiati è disponibile a questo link.