- Luglio 26, 2019
Cooperazione Internazionale
Bando Agenzia Cooperazione allo Sviluppo enti territoriali, superato il tema ostativo dell’anticipo
Il nuovo bando resterà aperto per almeno tre mesi e proporrà tre macro aree riferite all’Agenda 2030: Territori sostenibili, Potenziamento delle Autorità locali nel processo di definizione delle politiche e sostegno al decentramento e Rafforzamento del processo democratico
A seguito di diversi interventi da parte di Anci in sede di confronto con il MAECI e alla presenza dell’AICS, circa la necessità di pubblicare entro il 2019 un nuovo bando diretto agli Enti territoriali e su specifica iniziativa, si è inteso approfondire formalmente i temi ostativi tra cui quello dell’anticipazione del contributo. Sono state prodotte memorie e documentazione utile all’approfondimento, che hanno portato l’Agenzia a ritenere superato l’impedimento, e, nelle more della pubblicazione di un apposito parere dell’Anac, a prevedere l’uscita del nuovo bando Enti territoriali nel prossimo autunno tra ottobre e novembre, con una dotazione di 10 milioni di Euro.
Nel recente incontro con il direttore dell’AICS Luca Maestripieri e con la dottoressa Grazia Sgarra, dirigente responsabile dei bandi, al quale hanno partecipato con ANCI i Comuni di Reggio Emilia, Rimini e Torino e le Regioni Emilia Romagna, Piemonte e Sardegna, sono stati discussi modalità e temi del nuovo bando che resterà aperto per almeno tre mesi e proporrà tre macro aree riferite all’Agenda 2030:
• Territori sostenibili (SDG 6, 7, 9 e 11, strutturazione sostenibile dei servizi di base, anche attraverso l’innovazione tecnologica)
• Potenziamento delle Autorità locali nel processo di definizione delle politiche e sostegno al decentramento ( tutti gli SDGs )
• Rafforzamento del processo democratico ( SDGs 4, 5, 11 e 16 diritti umani, pari opportunità, inclusione, istruzione..)
Si tratta di temi che, pur in continuità con il primo bando del 2017, evidenziano in particolare lo specifico valore aggiunto atteso dall’azione di cooperazione ideata e realizzata dagli Enti territoriali. Come sottolineato dall’AICS, si va verso un più diretto impegno degli Enti territoriali nella preparazione delle proposte progettuali e nella loro realizzazione e ANCI evidenzia in proposito la necessità di potenziare gli uffici comunali con le competenze specifiche necessarie allo sviluppo delle progettualità in essere ed il coinvolgimento dell’intera macchina comunale. Il partenariato che verrà costruito per lo svolgimento dell’azione dovrà rafforzare il ruolo guida delle Autorità locali e la loro capacità di buon governo per uno sviluppo sostenibile, orientando e coinvolgendo gli altri attori dei territori a questo fine e nella prospettiva della condivisione dello sviluppo propria dell’Agenda 2030.
È stata anche evidenziata l’opportunità che la selezione delle proposte sia guidata da criteri di proporzionalità e adeguatezza delle capacità nella costruzione dei partenariati, di prevedere una apposita metodologia di partenariato e che tutte le attività siano mirate a rafforzare le politiche locali e a produrre occupazione e crescita economica; inoltre le regioni hanno chiesto di dare rilevanza all’impegno consolidato in alcune aree territoriali che potrà facilitare il raggiungimento di risultati duraturi.
Come per il primo bando del 2107, c’è un’ipotesi di una nuova Linea B dedicata alla valorizzazione delle attività delle associazioni dei migranti e di altre piccole associazioni con loro impegnate in tema di cooperazione internazionale, anche attraverso azioni di re-granting, come già avviene in alcuni bandi regionali, questo anche al fine di sostenerle nella costruzione dell’esperienza di cooperazione richiesta per entrare nell’elenco di cui all’articolo 26 della Legge 125/2014.
Nel frattempo l’AICS ha avviato un processo di revisione dello strumento generale del Bando per tutti gli attori, al fine di assicurare che i progetti finanziati producano effettivi e duraturi risultati, utili al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030, come raccomandato dall’OCSE/DAC. Finora la valutazione dei progetti è stata prevalentemente centrata sul rendiconto delle risorse attribuite, a verificare il rispetto delle regole di una corretta gestione amministrativa, senza sostanziali verifiche sui risultati, sui cambiamenti prodotti. Nel nuovo “pacchetto bandi” orientato al risultato, incluso quello degli Enti territoriali, a partire dal 2020 saranno previsti specifici riferimenti a obiettivi e indicatori dell’Agenda, anche in collegamento a quanto definito nel Documento di programmazione triennale e schede di valutazione specifiche per i diversi soggetti, focalizzate sull’efficacia dell’azione sviluppata.
Per accompagnare questo cambiamento saranno previsti momenti di confronto e condivisione a partire da settembre, con una prima giornata informativa e l’apertura di tavoli tecnici- laboratori misti.
In relazione alle prossime scadenze ANCI organizza una serie di appuntamenti nazionali e territoriali utili anche alla preparazione per la partecipazione al Bando ET : il 26 settembre a Roma e il 20 novembre ad Arezzo, nel quadro dell’Assemblea nazionale dell’ANCI, le prossime date sul tema: “Cooperiamo per lo sviluppo dei territori – costruiamo partenariati fra i Comuni”.