- Settembre 11, 2019
Focus Scuola
Bakkali (ass. Ravenna): “Chiarezza su questione scuolabus, si ascolti voce dei Comuni”
L’assessore all’Istruzione del Comune di Ravenna: “Il decreto sull’inclusione scolastica per camminare ha bisogno di gambe con soldi ed organico adeguati. Sull’edilizia scolastica servono continuità finanziaria e programmazione dando seguito al percorso avviato con le risorse sul tema antincendio”
“Il trasporto scolastico rientra a pieno titolo nei servizi sul diritto allo studio, tanto più che il nostro territorio comunale è il secondo più esteso dopo quello di Roma. La questione della copertura dei costi dello scuolabus è un tema complesso che non può essere né trattato tramite una sentenza, né lasciato in sospeso: ci aspettiamo il governo intervenga subito facendo chiarezza dopo la decisione della Corte Conti del Piemonte e la mancata approvazione della norma correttiva inserita nel decreto scuola”. A parlare è Ouidad Bakkali, Assessore con deleghe a pubblica istruzione e infanzia, istruzione superiore, formazione professionale, università del Comune di Ravenna, che indica questa come una delle priorità da risolvere a pochi giorni dalla ripresa dell’attività scolastica.
“Abbiamo quasi 500 famiglie che usufruiscono del trasporto scolastico e sono tutte residenti in località comunali difficilmente raggiungibili con il trasporto pubblico locale. Negli anni abbiamo modulato tariffe e servizio fornito ai cittadini sulla base del reddito, per le fasce più deboli che spesso sono quelle che vivono fuori città o in frazioni isolate in campagna. Se è vero che i servizi integrativi, su cui gli enti locali hanno competenze dirette, favoriscono il diritto allo studio – evidenzia – bisogna che i Comuni vengano sentiti e la normativa integrata, modificata e migliorata”.
L’assessore ravennate torna poi sull’annoso tema delle risorse scarse con cui devono fare i conti le amministrazioni comunali. “E’ bene che si sia intervenuto con il decreto sull’inclusione scolastica, ma il provvedimento per poter camminare ha bisogno di gambe con soldi ed organico adeguati. Le famiglie sono sempre più in difficoltà e mancano le risorse sul tema del reclutamento. Gli enti locali devono spesso supplire con proprie forze ai compiti previsti dalla legge 104, proprio mentre le scuole sono entrate in crisi per il turnover e gli organici ridotti del corpo docente”.
Continuità finanziaria e programmazione sono gli auspici anche sull’altra grande questione aperta ad ogni ritorno sui banchi di scuola. “Sull’edilizia scolastica, bisogna mettere mano in maniera strutturale e programmatica. Il percorso iniziato qualche anno fa con l’arrivo di risorse su antisismica su manutenzione deve essere implementato. Per i Comuni – conclude l’assessore ravennate – occuparsi della sicurezza dei locali dove vivono i nostri studenti è un obbligo che non può essere demandato ad una scelta di risorse scarse da utilizzare magari in competizione con altre emergenze nella gestione quotidiana”.
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