• Ottobre 12, 2017
di Giuseppe Pellicanò

#Anci2017

Falcomatà: “Il problema è come i fondi vengono erogati, le istituzioni collaborino nei territori”

Il sindaco di Reggio Calabria: "In determinate realtà amministrative, poste sotto piano di riequilibrio, persino l’anticipo del 20 per cento alla ditta che effettua i lavori diventa un grosso problema"
Falcomatà: “Il problema è come i fondi vengono erogati, le istituzioni collaborino nei territori”

VICENZA – “Oggi il vero tema non sono le risorse a disposizione dei Comuni che ci sono, ma il modo in cui esse vengono erogate e si passa dall’idea alla stampa con i progetti che si traducono in cantieri e poi in opere pubbliche”. Lo ha affermato il sindaco di Reggio Calabria e delegato Anci alle politiche di Coesione e Mezzogiorno Giuseppe Falcomatà, prendendo parte ad una tavola rotonda su Autonomia e risorse per lo sviluppo, coordinata dal giornalista del Sole 24 Ore, Gianni Trovati, nell’ambito dell’Assemblea Anci che si sta svolgendo al quartiere fieristico di Vicenza.
Riprendendo alcune considerazioni svolte dal delegato Anci alla Finanza locale Guido Castelli, il sindaco reggino ha ricordato come “in determinate realtà amministrative, poste sotto piano di riequilibrio, persino l’anticipo del 20 per cento alla ditta che effettua i lavori diventa un grosso problema. Tanto più – ha aggiunto Falcomatà – nel caso di cantieri milionari”.

Da parte del delegato Anci alle politiche di Coesione e Mezzogiorno è poi venuto un appello alla collaborazione tra le istituzioni che operano sul territorio. “Ha detto bene il sindaco di Catania Bianco nel suo intervento di ieri, il vero problema per i primi cittadini è quello della loro reputazione. In alcuni territori – ha spiegato – i sindaci sono dei veri avamposti e la legalità è veramente la madre di tutte le battaglie. Spiace che invece di concentrarsi sull’obiettivo comune, spesso ci si faccia la guerra tra istituzioni. Con il risultato – ha concluso Falcomatà – che il sindaco finisce per giocare in difesa non aiutando il progresso della propria comunità”. (gp)


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