- Ottobre 23, 2013
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#Anci2013 – XIII Conferenza Nazionale Piccoli Comuni, Fassino: “Irritazione e disagio comuni a tutti i sindaci, inizia battaglia culturale e politica”
FIRENZE - “In questi anni siamo stati timidi, accettando una campagna di delegittimazione dell...FIRENZE – “In questi anni siamo stati timidi, accettando una campagna di delegittimazione della nostra funzione e del nostro ruolo di sindaci. Da oggi non accetteremo ulteriormente tutto questo””. Così il presidente dell’Anci Piero Fassino, concludendo i lavori della XIII Assemblea nazionale dei piccoli Comuni, descrive la “battaglia culturale e politica” che prende avvio a partire proprio dall’Assemblea annuale dell’Anci a Firenze.
Al termine di una intenso dibattito tra gli amministratori, Fassino afferma che “l’irritazione e il disagio dei sindaci dei piccoli Comuni sono gli stessi per tutti i sindaci italiani, perché derivano da una condizione che non accetteremo più. I sindaci – spiega Fassino – sono stati considerati negli ultimi anni, dal sistema politico quanto da quello mediatico, come amministratori irresponsabili da mettere sotto tutela. E’ un’immagine che scacciamo con forza, perché siamo invece l’istituzione più vicina ai cittadini, siamo quelli che i soldi li spendono per aprire asili nido, dare servizi sociali alle categorie svantaggiate, aprire scuole materne, garantire il trasporto pubblico locale, tutelare l’ambiente e la cultura. Non siamo rider di Borsa – prosegue il Presidente – e i nostri investimenti si chiamano strade, parchi, metropolitane, scuole. Per questo rivendichiamo il rispetto per il nostro lavoro e l’assolvimento puntuale del nostro dovere, e chiediamo con forza di essere messi nelle condizioni di adempiervi, con un’autonomia che ci consenta di assumerci fino in fondo le nostre responsabilità”.
Rispetto alle istanze dei piccoli Comuni tutto questo “si traduce innanzitutto con l’esclusione dall’applicazione del Patto di stabilità per tutti i Comuni con meno di 5 mila abitanti”. Ma anche “dandoci dimensioni di scala funzionali all’erogazione efficiente dei servizi, rendendo più fluide e funzionanti le Unioni e le Fusioni tra Comuni. In quest’ottica – aggiunge Fassino – i termini del 31 dicembre vanno se necessario prorogati, ed è questo che chiederemo oggi stesso al premier”. Anche rispetto all’organizzazione, Fassino spiega: “I vincoli imposti alle municipalità, a partire da quelli per l’assunzione di personale, vanno differenziati in proporzione alle dimensioni dei singoli Comuni”. (mv)