• Ottobre 23, 2013
di anci_admin

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#Anci2013 – Renzi: “Il Paese siamo noi, rimboccandoci le maniche nonostante sia ‘tutto sbagliato'”

FIRENZE - “Il nostro concittadino Gino Bartali era il tipico fiorentino, che diceva sempre &ls...

FIRENZE – “Il nostro concittadino Gino Bartali era il tipico fiorentino, che diceva sempre ‘è tutto sbagliato, è tutto da rifare’. Ma non appena lo aveva detto si precipitava a salvare la vita alle famiglie ebree perseguitate dal nazifascismo, rischiando la vita. Ecco, noi sindaci siamo così: sosteniamo spesso che è tutto sbagliato, tutto da rifare, ma subito dopo ci rimbocchiamo le maniche per il bene del Paese. Perché il Paese siamo noi”. Così il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, porge il proprio saluto all’apertura della XXX Assemblea nazionale dell’Anci, alla Fortezza da Basso. Citando i grandi personaggi della città, da Machiavelli a Brunelleschi, fino all’illustre predecessore Giorgio La Pira, Renzi ricorda che “Firenze per me è una città speciale, ma oggi è una città come tutte le altre, alle prese con le difficoltà di bilancio e con le lotte quotidiane per aprire una biblioteca, un nuovo asilo nido, una reale politica di integrazione nelle scuole e nelle associazioni sportive”. E se lo slogan dell’Assemblea ricorda che “il Paese siamo noi”, Renzi ricorda che “il Paese sono anche tutti quei sindaci con meno visibilità dei colleghi delle grandi città, che vengono accusati di esser parte della casta guadagnando 800 o mille euro al mese”.
A portare i saluti istituzionali all’Assemblea anche il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. (mv)