- Marzo 19, 2013
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Anci Umbria – Boccali a Procuratore Corte conti: “Sua fotografia P.a. ha troppe sfumature negative”
“Il Presidente della Corte dei conti fa il suo mestiere, ma chi per mestiere fa l’... “Il Presidente della Corte dei conti fa il suo mestiere, ma chi per mestiere fa l’amministratore nei comuni dell’Umbria non può non rilevare che la fotografia della pubblica amministrazione che esce dalla sua relazione ha troppe sfumature di nero e poco bianco”. Lo afferma in una nota Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia e presidente di Anci Umbria, in risposta al procuratore regionale, Agostino Chiappiniello. Incontrando i giornalisti in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, il magistrato ha indicato due urgenze: la lotta alla corruzione ed il recupero di un’etica pubblica, “con i dipendenti pubblici che dovrebbero rendersi conto che sono essi stessi anche utenti”.
“La parola più pesante è “corruzione”, un termine che – evidenzia Boccali – ad un amministratore onesto mette i brividi, ma francamente non mi sembra (né i dati lo supportano) che da noi si stia diffondendo. Comportamenti meno che cristallini sono possibili, ma la guardia è sempre alta e la tradizione di buongoverno dei nostri comuni aiuta. Non è facile accettare la tesi che, se dopotutto le cose vanno benino, dipende dal fatto che in Umbria non ci sono grandi appalti”.
“Invecchiamento del personale, zero turnover, meccanismi gestionali spesso farraginosi? Sono stati gli stessi comuni a denunciare questi capitoli (negli ultimi 10 anni gli enti locali hanno visto ridurre i propri organici del 30%) e sono gli stessi comuni a cercare, spesso da soli, i rimedi”, ricorda ancora il presidente di Anci Umbria.
“Piuttosto, da anni ai comuni sono tagliate le risorse per la spesa sociale, ed entrate finanziarie locali vendono indebitamente trattenute dallo Stato per coprire i propri debiti In ogni caso, la spesa corrente del sistema dei comuni è sotto controllo. I problemi del Paese in termini di spesa non nascono qui”, sottolinea ancora il primo cittadino.
“Il diffuso, da qualche anno, clima di “colpevolizzazione” della pubblica amministrazione spesso induce, anche all’interno della stessa, facili attacchi al bersaglio grosso. Così non se ne esce. Equilibrio è sempre il codice di comportamento da adottare in materie tanto delicate. L’onestà di molti, nelle nostre amministrazioni, prevale di gran lunga, per fortuna, sui comportamenti meno virtuosi”, conclude il sindaco di Perugia. (gp)