- Marzo 19, 2013
Notizie
Iniziativa 21 marzo – Di Primio (Chieti): “Sbloccare pagamenti e investire per garantire sviluppo e sicurezza comunità”
“Impedire ai comuni di investire e pagare le imprese, oltre a bloccare l’economia nel te...“Impedire ai comuni di investire e pagare le imprese, oltre a bloccare l’economia nel territorio mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Se il sindaco non può ristrutturare una scuola o riparare una strada è impossibilitato ad assolvere il diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, quello di amministrare per il bene della comunità”. Lo dice il sindaco di Chieti e delegato Anci al Personale, Umberto Di Primio, parlando dell’iniziativa Anci di giovedì 21 che chiederà al governo di intervenire per sbloccare i pagamenti alle imprese.
Basterà la manifestazione di giovedì per convincere governo e Parlamento a intervenire? “L’attuale situazione politica – risponde Di Primio – è di estrema debolezza e con un governo in carica solo per gli affari correnti è più complicato, anche se la recente presa di posizione della Commissione europea può aiutare”. Per il sindaco però “abbassare la pressione sulle imprese è di competenza anche nazionale e un intervento porterebbe rimettere in circolo somme che sono fondamentali per una parte predominante di territorio”.
Nel merito della manifestazione Di Primio è tuttavia “scettico rispetto a una protesta estrema. Noi sindaci – continua – siamo istituzione e ‘trincea’ della politica. Non dimentichiamo che un non rispetto dei vincoli del Patto di stabilità a legislazione invariata ci esporrebbe subito a infrazioni e conseguenti pene, dal blocco delle assunzioni ad una riduzione dei trasferimenti pari allo sforamento”.
Per il sindaco di Chieti, dunque, i sindaci dovranno, per prima cosa, chiedere al governo “di intervenire con una deroga, per pagare i lavori già autorizzati e non pagati”. Seconda priorità è “creare le condizioni per prevedere il recupero su tutti i ritardati pagamenti, magari prendendo ad esempio quello che recentemente è stato fatto in Spagna", dove nel 2012 il governo è riuscito a sbloccare circa 27 miliardi di euro di mancati pagamenti. (ef)