• Aprile 3, 2014
di anci_admin

Interventi

Anci: “Bene centralità dei Comuni, ora Parlamento accolga nostri emendamenti”

“La presidenza Anci apprezza e condivide, nel merito e nei contenuti, la riforma istituzionale...
Anci: “Bene centralità dei Comuni, ora Parlamento accolga nostri emendamenti”

“La presidenza Anci apprezza e condivide, nel merito e nei contenuti, la riforma istituzionale messa in campo dal governo. In particolare condividiamo la centralità che si è voluta dare al ruolo delle città e su questo abbiamo presentato una serie di emendamenti per rendere ancora più esplicita la funzione centrale che i Comuni hanno nella vita politica e istituzionale del Paese. Ci auguriamo che il Parlamento accolga le nostre proposte”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, al termine dell’Ufficio di presidenza dell’associazione riunitosi oggi a Roma.
Parlando con la stampa al termine della riunione, Fassino ha ricordato come tutto il disegno di riforma costituzionale ruota intorno ai Comuni che rappresentano “il tratto di identità storica e culturale del nostro Paese. Apprezziamo in particolare – ha rimarcato il presidente Anci – l’approccio e l’ispirazione sia del ddl Delrio che della riforma costituzionale perché entrambi sono fondati sulla centralità del ruolo delle città. Anche la revisione del Titolo V della Costituzione – ha aggiunto – riconduce le Regioni alla funzione originaria di ente programmatorio e legislativo riconoscendo ai Comuni la gestione dei servizi. Inoltre il superamento del bicameralismo ci assegna un ruolo strategico”. Comuni come referenti privilegiati, dunque, perché rappresentano “l’istituzione fondamentale nella vita di ogni comunità e sono il collante più capace di rappresentare le istanze dei territori. Prenderne atto – ha sottolineato Fassino –, come avviene d’altronde anche in Europa, è una scelta giusta e moderna”.
Il colloquio con i giornalisti si è poi spostato su un altro tema centrale in questi giorni per i sindaci: il decreto legge sugli enti locali, in corso di approvazione in Parlamento. Su questo, Fassino ha ricordato come da tempo sia intrattenuta con governo e Parlamento una “costante consultazione, nel corso della quale abbiamo avanzato emendamenti con le principali richieste dei Comuni”. Richieste che riguardano il contenimento entro il 20 per cento del fondo per lo smaltimento residui attivi, la conferma degli accordi con Tasi e Imu, la correzione delle norme sulla Tari per i rifiuti industriali e le norme sulla maggiore flessibilità sulle politiche del personale. “Ci auguriamo – ha detto a questo proposito il presidente Anci – che questi emendamenti siano recepiti perché sono essenziali per consentire ai Comuni di redigere i bilanci per il 2014”.
Più in generale sul tema della finanza locale, il presidente Anci ha ricordato di aver posto al governo “la necessità di prevedere una sede di discussione più ampia per ridefinire il rapporto tra Comuni e Stato, soprattutto in vista del 2015 quando entrerà in vigore la nuova legge sulla contabilità”. In questo quadro l’idea del primo cittadino di Torino è andare verso una nuova regolazione dei rapporti che preveda “dal 2015 il superamento del patto di stabilità, la piena titolarità di ogni forma di tributo locale e il riconoscimento di più ampi margini di autonomia nella gestione delle politiche locali”. Inoltre, sulla questione delle società partecipate, Fassino ha scritto al sottosegretario Delrio per chiedere un gruppo di lavoro congiunto Anci-governo per affrontare il tema “rilevante” delle partecipate “fin qui gestito con troppe norme episodiche che non hanno consentito la razionale organizzazione delle attività di queste società”.
Infine una battuta sull’edilizia scolastica, uno dei primi provvedimenti annunciati dal presidente del Consiglio dopo il suo insediamento. “Tutti i Comuni hanno presentato le proprie richieste – ha detto Fassino -, adesso spetta alla cabina di regia del presidente del Consiglio dare attuazione a provvedimenti e relativa erogazione di risorse”. (ef)