- Novembre 20, 2019
#Anci2019
Ambiente e nuovi stili di vita: al centro dei lavori del I panel della seconda giornata
Cambiamento climatico, mutamenti demografici, innovazione tecnologica e sociale sono gli spunti che hanno stimolato il confronto tra sindaci e mondo dell’impresa con la comune consapevolezza che oggi non si può più tergiversare sul tema ambiente*di Federica Demaria, Angela Gallo
AREZZO – “I sindaci per un nuovo stile di vita e di sviluppo al centro del primo panel della seconda giornata della xxxvi assemblea Anci in corso di svolgimento ad Arezzo.
Cambiamento climatico, mutamenti demografici, innovazione tecnologica e sociale sono gli spunti che hanno stimolato il confronto tra sindaci e mondo dell’impresa con la comune consapevolezza che oggi non si può più tergiversare sul tema ambiente ma bisogna agire subito e bene puntando su due asset: politiche green e abitudini dei cittadini per lo sviluppo ecosostenibile delle metropoli così come dei piccoli territori.
“Abbiamo sfruttato troppo il nostro Paese e dobbiamo attuare modelli di sviluppo sostenibile puntando sulle persone” ha affermato Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, per questo secondo Federico Pizzarotti, sindaco di Parma “serve più coraggio politico nel mettere in atto strategie complessive e integrate che puntino alla qualità ambientale senza lasciare indietro il cittadino, spesso schiavo di retaggi culturali che limitano o quantomeno ritardano il cambiamento”.
Un percorso che a Catania, ha raccontato il sindaco Salvo Pogliese, “si sta attuando grazie a delle best practices che hanno veramente inciso sulle abitudini delle persone. Un esempio per tutti l’abbonamento gratuito per circa 40.000 studenti universitari per il trasporto pubblico locale grazie ad un accordo tra Gestione Governativa della Ferrovia Circumetnea, gestita dalla Direzione Generale per i Sistemi di Trasporto ad Impianti Fissi e per il Tpl del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’Università di Catania”.
“Sviluppo e sostenibilità si tengono insieme solo all’interno della tecnologia che deve valorizzare tutti i territori per essere competitivi”, ha detto il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. E le città stanno dimostrando di intraprendere la giusta direzione come ha raccontato il sindaco di Arezzo, Alessando Ghinelli.
“La mia città ha preso diverse strade per ridurre le emissioni inquinanti come ad esempio, un rinnovato sistema di smaltimento di rifiuti con cui abbiamo prodotto energia elettrica gratuita per i cittadini che usano l’auto elettrica. Ma prima di ogni azione dobbiamo incidere sui comportamenti dei cittadini per ridurre la produzione dei rifiuti. In questa direzione stiamo sperimentando dei cassonetti intelligenti attraverso cui viene fatturato l’importo della Tari rispetto a quanto il cittadino produce”.
Dal mondo delle imprese il coro unanime è stato quello di trovare una vision integrata tra infrastrutture, rifiuti, energia e comunicazione dove la tecnologia digitale fa da collante. “Per parlare di sviluppo e sostenibilità dobbiamo sviluppare la capacità di tenere insieme e governare tutti questi settori” ha sottolineato il presidente di Arera, Stefano Besseghini. Una posizione condivisa da Roberto Moneta, amministratore delegato Gse così come dal direttore generale Intesa San Paolo Innovation Center, Guido Vecchi che ha rimarcato l’impegno della sua azienda nel trovare percorsi di economia circolare volti alla sostenibilità e al recupero energetico”.
Insomma, un contesto nel quale “la politica si deve interrogare e mettere la prevenzione e la salute al centro della propria attività perché il ruolo di scienza e politica oggi sono paritetici sia per il progresso tecnologico sia per la qualità dell’ambiente”, ha sentenziato Pasquale Frega, amministratore delegato Forma e country President Novartis Italia.