- Marzo 21, 2019
Mafia
A Padova la XXIV giornata nazionale promossa da Libera in memoria delle vittime innocenti
Il sindaco Giordani: “Vanno rotti muri di ipocrisia e la prima consapevolezza che come amministratori dobbiamo urlare è che le mafie sono anche a Nord Est". De Magistris delegato Anci alla Legalità: “La memoria per le vittime significa soprattutto impegno”. Le manifestazioni nelle piazze italianeSono tra 30 mila, secondo le forze dell’ordine, e 50 mila secondo gli organizzatori le persone che stanno sfilando a Padova per il corteo nazionale della XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, appuntamento che da anni viene promosso in tutta Italia dall’associazione Libera nella prima giornata di primavera.
“Oggi siamo nella nostra Padova per dire che l’impegno parte dalla consapevolezza. Vanno rotti muri di ipocrisia e la prima consapevolezza che soprattutto come amministratori dobbiamo urlare è che le mafie ci sono anche a Nord Est”, ha affermato il sindaco Sergio Giordani, in merito alla giornata di mobilitazione contro le mafie, che vede la città euganea ospitare l’evento principale, aperto dalla lettura dei nomi delle 1.111 vittime innocenti per mafia.
“E’ proprio da una magnifica giornata come questa – aggiunge Giordani – che può partire una lotta ancora più dura a ogni forma di illegalità. Una battaglia che vive di memoria, di impegno e di una rilanciata vigilanza del pubblico, dopo i successi recenti delle forze dell’ordine verso il fenomeno mafioso”.
Da parte sua Luigi de Magistris, delegato Anci alla Legalità e sindaco di Napoli, sottolinea in una nota come “la memoria per le vittime innocenti significa soprattutto impegno e cioè significa schierarsi. La città di Napoli, il sindaco e l’amministrazione sono schierati in prima linea contro violenza e barbarie, contro le mafie e ogni forma di criminalità”. “Questa giornata – ricorda – ha il cuore a Padova ma e’ ramificata in tutta Italia e in Campania ad Avellino”.
Altre manifestazioni hanno coinvolto altre piazze italiane, a partire da Palermo dove la marcia con almeno 10 mila persone è stata idealmente aperta da Vincenzo Agostino che indossava una maglietta con il ritratto della moglie, Augusta Schiera e del figlio Antonino, agente di polizia ucciso con la moglie Ida Castelluccio nel 1989. Per quell’uccisione, Agostino porta una barba bianca che non ha più tagliato. Con lui sfilano altri familiari di vittime della mafia, come Placido Rizzotto, tutti circondati da una folla colorata di studenti delle scuole di Palermo scesi in piazza come i loro colleghi di Padova.
Importante anche la manifestazione di Brindisi che ha ospitato l’appuntamento pugliese di Libera, coinvolgendo quasi cinquemila persone. In testa alla marcia pacifica per le vie cittadine ci sono i famigliari di alcune vittime innocenti delle mafie tra cui i genitori di Michele Fazio, il 16enne ucciso per errore nel 2001 a Bari durante un conflitto a fuoco tra clan rivali; con loro anche parenti dei due fratelli Aurelio e Luigi Luciani, agricoltori di San Marco in Lamis (Foggia) uccisi per errore durante un agguato.
Importanti anche le manifestazioni di Aosta, dove sono scesi in piazza 1200 studenti al grido di Noi la mafia non la vogliamo, noi la mafia la combattiamo”, “Impegno, memoria, vita ad ogni storia. Speranza, futuro, abbattiamo questo muro”.
Mentre a Catanzaro il corteo regionale di Libera è stato aperto dalle madri di alcune vittime innocenti di mafia come la mamma di Gianluca Congiusta; la mamma di Massimiliano Carbone; la mamma di Celestino Maria Fava e la figlia di Bruno Vinci di Serra San Bruno.