• Luglio 3, 2014
di anci_admin

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Città metropolitane – Nicotra: “La prima riforma strutturale in 20 anni, si stanzino risorse adeguate per gestirle”

“La legge Delrio è l’unica riforma di struttura dei rapporti istituzionali approv...

“La legge Delrio è l’unica riforma di struttura dei rapporti istituzionali approvata in questi anni ed è sicuramente il frutto dell’attività di elaborazione svolta all’interno dell’Anci. Tutto questo conferma che, nell’ultimo ventennio, il sistema dei Comuni ha sempre svolto il ruolo di apripista nella riforma e nella modernizzazione del paese”. Lo afferma il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra nella sua relazione di apertura del convegno promosso dall’associazione sulle città metropolitane e le nuove province in corso di svolgimento a Roma.
Analizzando i contenuti della legge, Nicotra sottolinea la portata dei nuovi modelli di rappresentanza previsti dalla ‘Delrio’ con “l’introduzione delle province come enti di secondo grado”, e l’avvio effettivo delle città metropolitane, congelato nonostante il riconoscimento della riforma del Titolo V. A parere del segretario dell’Anci, siamo di fronte ad una vera rivoluzione democratica ed istituzionale: ma adesso il primo passo da compiere è quello “di dare alle norme una piena copertura costituzionale nell’ambito del ddl costituzionale in discussione al Senato, sia per quanto riguarda le città metropolitane, le province di secondo grado ed i processi di gestione associata”.
Venendo poi al tema delle città metropolitane, il segretario generale dell’Anci rileva come il modello introdotto ha una valenza non solo istituzionale ma anche economica. Citando una recente indagine dell’Ocse, Nicotra ricorda che le grandi aree urbane “sono il vero motore dello sviluppo e da cui dipende il miglioramento della qualità della vita”. Ma non si può pensare che questi nuovi enti siano meramente sostitutivi delle province, visto che essi “avranno – sottolinea – un ruolo di coordinamento sinergico delle politiche pubbliche, assumendo in modo assolutamente innovativo rispetto al passato, la guida della funzione di sviluppo economico e sociale”.
Tutto questo comporta il pieno coinvolgimento degli attori sociali ed associativi del territorio, che “dovranno trovare nella città metropolitana adeguata sintesi”. E, proprio in ragione di queste rinnovate funzioni, il segretario generale dell’Anci avanza alcune proposte correttive, ad iniziare da una nuova concezione finanziaria: “Abbiamo avviato un importante dialogo con il ministero dell’Economia sul dpcm che dovrà finanziare le città metropolitane. Ma – precisa- per gestirle al meglio non è assolutamente pensabile che si possa fare solo con le risorse ereditate dalle province”. (gp)