• Luglio 3, 2014
di anci_admin

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Città metropolitane – Merola: “Riforma è partita ma per farla decollare servono risorse e chiarezza sulle competenze”

“Vogliamo contribuire da protagonisti alla riforma delle Città metropolitane, facendo n...

“Vogliamo contribuire da protagonisti alla riforma delle Città metropolitane, facendo nelle nostre città quello che chiediamo al governo e Parlamento. Siano però definite risorse finanziarie e competenze certe per far decollare la legge Delrio. Tagli ulteriori possono creare problemi enormi e lasciare ai Comuni il ruolo di ex Province indebitate”. Lo ha detto il sindaco di Bologna e delegato Anci alle Riforme istituzionali dell’Anci, Virginio Merola, introducendo i lavori del convegno sulle Città metropolitane, organizzato oggi dall’Anci nella Sala del Garante di Piazza Montecitorio a Roma.
“Abbiamo voluto fortemente questa riforma – ha detto Merola – favorendo l’eliminazione di un livello elettivo, le Province, e agendo sulla razionalizzazione della spesa. Abbiamo quindi attuato un’autoriforma per essere coerenti e partecipi a quanto governo e Parlamento stavano mettendo in atto”.
Tuttavia per Merola il pericolo è rappresentato da “un nuovo centralismo regionale a cui non dobbiamo prestare cedimenti. Per questo prestiamo molta attenzione alla riforma del Titolo V dove si dovranno chiarire le funzioni delle autonomie locali in modo”. “Le Regioni legiferino e programmino – ha rimarcato Merola – ma non decidano le funzioni dei livelli Comunali in contrapposizione con quanto fa Lo Stato”.
“Le Città metropolitane ci danno la possibilità di dimostrare e attuare una vera autonomia delle nostre comunità, per questo è necessaria una vera Agenda urbana dove le città rappresentano il valore aggiunto dello Stato, come avviene nel resto dell’Europa”.
E ancora all’Europa, ha aggiunto il sindaco di Bologna, si deve guardare per ciò che riguarda i fondi comunitari, dicendo però “basta alla logica del controllo centralizzato delle risorse da parte delle Regioni”.
Infine una battuta sulla riforma del Senato, tema caldo su cui la politica nazionale si interroga in questi giorni. “Non vogliamo immunità – ha tenuto a precisare Merola – ma una giusta rappresentanza dei Comuni come scritto nella Costituzione e confermato dalla legge Delrio. Questa riforma – ha concluso – non diventi luogo di preminente rappresentanza delle Regioni, altrimenti la grande carica del riformismo del governo Renzi sarà indebolita, relegando la riforma alle solite logiche trasformistiche”. (ef)