• Ottobre 27, 2021
di Redazione Anci

Appalti

In Gazzetta il regolamento per la digitalizzazione delle procedure di affidamento del Codice

Il testo, previsto dall’articolo 44 del Codice dei contratti pubblici, si compone di 29 articoli ed individua i principi generali per la digitalizzazione delle procedure di affidamento disciplinate dal Codice stesso
In Gazzetta il regolamento per la digitalizzazione delle procedure di affidamento del Codice

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 26 ottobre 2021 il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento Funzione Pubblica, del 12 agosto n. 148, inerente “Regolamento recante modalita’ di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, da adottare ai sensi dell’articolo 44 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”, che entrerà in vigore il 10 novembre 2021.
Il testo, previsto dall’articolo 44 del Codice dei contratti pubblici, si compone di 29 articoli ed individua i principi generali per la digitalizzazione delle procedure di affidamento disciplinate dal Codice stesso. Ciò avverrà anche attraverso l’interconnessione per l’interoperabilità dei dati delle pubbliche amministrazioni, ivi compreso il colloquio e la condivisione dei dati tra i sistemi telematici e tra i medesimi sistemi e gli organismi di vigilanza e controllo previsti dal d.lgs. 50/2016.
Le regole tecniche, comprensive della descrizione dei flussi, degli schemi dei dati e degli standard europei di interoperabilità tra i sistemi telematici, sono demandate all’Agenzia per l’Italia digitale che dovrà redigere apposite linee guida in merito (art. 2, c. 2 del provvedimento), tenendo di quanto stabilito all’articolo 29 del provvedimento. Tale norma infatti prevede che, fatte salve le disposizioni transitorie previste dal codice, le stazioni appaltanti adeguano i propri sistemi telematici entro sei mesi dall’adozione delle succitate linee guida.
Per il regolamento sono stati acquisiti i concerti del ministro per le Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e del ministro dell’Economia e delle finanze, nonché il parere favorevole del ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, del Garante per la privacy e dell’AgID.