- Novembre 1, 2020
Mobilità elettrica
L’impatto della nuova forma di mobilità urbana: il monopattino elettrico, proposte di ACI
Le recenti novità introdotte nel Codice della Strada volte a favorire l’uso di mezzi eco-friendly e l’inserimento e la diffusione dei monopattini elettrici nel sistema della mobilità urbana, non possono prescindere dal coniugare gli aspetti inerenti la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale. Il contributo di ACI
Le recenti novità introdotte nel Codice della Strada volte a favorire l’uso di mezzi eco-friendly e l’inserimento e la diffusione dei monopattini elettrici nel sistema della mobilità urbana, non possono prescindere dal coniugare gli aspetti inerenti la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale.
Le novità introdotte sono di seguito sintetizzabili in:
- equiparazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica ai velocipedi di cui all’art. 50 del Decreto legislativo n. 285/1992 (cd. Codice della Strada) prevista dal Decreto Legge n. 160/2019 (cd. Legge di Bilancio 2020) così come modificato dal Decreto Legge n. 162/2019 (cd. Milleproroghe), con definizione dei relativi ambiti di circolazione e norme di comportamento.
- Introduzione con il Decreto Legge n. 34/2020 (cd. Decreto Rilancio) all’interno del Codice della Strada della casa avanzata e della corsia ciclabile.
- Introduzione con il Decreto Legge n. 76/2020 (cd. Decreto Semplificazioni) all’interno del Codice della Strada della strada di tipo E-bis strada urbana ciclabile e della corsia ciclabile per doppio senso ciclabile, con relative norme di comportamento.
Anche gli incentivi (previsti nel Decreto Rilancio) per l’acquisto dei velocipedi, compresi monopattini e biciclette a pedalata assistita, evidenziano una chiara intenzione del legislatore di favorire la diffusione di una mobilità eco-friendly. Tale diffusione non può prescindere dalla valutazione degli impatti in termini di sicurezza stradale in quanto, le novità relative alle infrastrutture ciclabili, determinano una maggiore interazione dei velocipedi con gli altri veicoli e quindi un incremento del rischio di incidenti. È dunque necessario accompagnare il riformato quadro normativo a nuove regole che possano diminuire il rischio del verificarsi di incidenti in ambito urbano. Si evidenzia infatti che nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, con 3.173 vittime e 241.384 feriti e tra le vittime risultano in aumento i ciclisti (253; +15,5%). Il marcato aumento delle vittime tra i ciclisti è associato anche a una crescita degli incidenti stradali che coinvolgono biciclette (+3,3%), a una sempre maggiore diffusione dell’uso del mezzo a due ruote per gli spostamenti, pari al 25% nel 2019, e all’aumento delle vendite di biciclette, nel 2019 il 7% in più rispetto al 2018, numeri che, con l’introduzione dei monopattini nella classificazione dei veicoli, gli incentivi per l’acquisto che stanno contribuendo all’uso del mezzo ed il minor uso dei mezzi di trasporto pubblico a favore della mobilità privata per l’emergenza COVID-19, potrebbero determinare un incremento dei numeri in termini di incidentalità, con particolare riferimento al periodo post-lockdown.
Tutto ciò premesso ACI intende presentare una serie di proposte, in via di definizione, volte a regolamentare il settore con il solo obiettivo di coniugare mobilità dolce e sicurezza stradale, in un ottica di sostenibilità e nell’interesse della collettività. ACI ritiene il monopattino elettrico un importante novità e opportunità per risolvere il problema dell’”ultimo miglio”, ossia la prima e l’ultima parte dello spostamento per raggiungere la destinazione finale, dove la parte più importante dello spostamento è effettuata con forme di mobilità collettive.
Le proposte di ACI, tutte aventi come denominatore comune una maggiore sicurezza sulle strade, possono essere raggruppate in misure che riguardano:
- I VEICOLI – introduzione di un regime di omologazione per i monopattini elettrici
- I COMPORTAMENTI – sicuri e responsabili
- La FORMAZIONE
In relazione alle misure per i veicoli, l’equiparazione dei monopattini agli altri velocipedi (le comuni biciclette) se può essere sostenibile dal punto di vista della circolazione stradale in termini di norme di comportamento ed ambiti stradali, mostra delle differenze rilevanti dal punto di vista costruttivo.
L’attuale quadro normativo richiede che ai fini della circolazione i monopattini siano dotati di marcatura CE ai sensi della direttiva 42/CE/2006; la conformità alla direttiva non determina la sicurezza in termini di circolazione in ambito stradale, considerando tra l’altro che è consentita la circolazione di monopattini caratterizzati da potenza nominale continua di 500 W, veicoli che possono raggiungere anche 40 km/h, salvo l’uso del limitatore di velocità a 25 km/h, norma di comportamento prevista dal Decreto Milleproroghe.
Tali prestazioni si coniugano con caratteristiche in termini di equilibrio inferiori alle biciclette sia in virtù della conduzione con postura eretta quindi con baricentro più in alto, sia delle ruote che hanno diametro piuttosto piccolo, sia in termini di comfort di guida con particolare riferimento a modelli con ruote piene e privi di ammortizzatori.
A tal proposito si segnala che la Commissione europea, a fronte della diffusione di tali mezzi, ha incaricato il CEN (European Committee for Standardization) di elaborare una norma tecnica denominata FprEN 17128, finalizzata a definire requisiti di sicurezza e relativi test di verifica per dispositivi inerenti la micromobilità elettrica, nella evidente consapevolezza che la sola direttiva macchine non è in grado di garantire la sicurezza all’uso di tali dispositivi; la norma è stata ratificata dal CEN lo scorso 17 agosto per cui è in corso la pubblicazione.
In virtù di quanto sopra esposto ACI ritiene sia necessario introdurre, ai fini della circolazione sulle strade ad uso pubblico, che il monopattino venga sottoposto ad omologazione, secondo una procedura standard (che potrebbe far riferimento alla norma elaborata dal CEN), prevista da apposito Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che indichi i requisiti tecnici di idoneità alla circolazione. Il produttore sarebbe così in grado di rilasciare all’acquirente la relativa dichiarazione di conformità del prodotto che attesta la rispondenza del mezzo a determinati requisiti tecnici di sicurezza e quindi una garanzia molto importante per l’acquirente. Passo successivo potrebbe essere l’introduzione di una targa di riconoscimento, quanto meno per i modelli di monopattini di potenza apprezzabile (per esempio monopattini aventi una potenza nominale continua superiore a 350 W fino a 500 W); la targa consentirebbe un miglior controllo da parte degli organi di polizia stradale e maggior possibilità di individuare i responsabili di infrazioni alle disposizione del Codice della Strada.
In relazione alle misure comportamentali, la Legge di Bilancio 2020, così modificata dal Decreto Milleproroghe, prevede che i conducenti di età inferiore a diciotto anni hanno l’obbligo di indossare un idoneo casco protettivo. ACI propone l’estensione dell’obbligo di uso del casco per tutti i conducenti anche maggiorenni, misura tra l’altro in linea con tutti i manuali di uso dei monopattini rilasciati dai produttori, nonché l’identificazione della tipologia di casco protettivo (conformità alla norma UNI EN 1078:2006 “Caschi per ciclisti e per utilizzatori di tavole a rotelle (skateboards) e pattini a rotelle” o al regolamento comunitario ECE/ONU 22-05). Infine propone l’introduzione dell’obbligo dell’assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi quanto meno per i monopattini elettrici con potenza nominale continua superiore a 350 W fino a 500 W e l’obbligo di accensione delle luci anche di giorno per una migliore visibilità.
In relazione alla formazione ACI ritiene essenziale introdurre una misura volta ad formare i potenziali conducenti dei monopattini circa le regole fondamentali di circolazione. A tal proposito per condurre i monopattini elettrici l’utilizzatore dovrà essere in possesso di patente guida o aver conseguito l’attestazione di frequenza di un corso di formazione tenuto presso scuole secondarie di secondo grado, università, autoscuola o altri centri di formazione autorizzati. Il contenuto, la durata del corso, i requisiti dei docenti e le modalità di un test di verifica circa l’apprendimento anche in modalità online, nonché l’individuazione dei centri di formazione saranno definiti con apposito Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell’Istruzione e con il Ministro dell’Università e della Ricerca.
ACI oltre ad essere disposta a collaborare alla definizione dei contenuti della formazione dedicata ai conducenti dei monopattini, sta già lavorando a campagne di sensibilizzazione sui corretti comportamenti da tenere quando si usa il monopattino elettrico. Le campagne riguarderanno il corretto uso del mezzo, consigli su appropriato abbigliamento e attrezzatura, ma soprattutto il rispetto degli “altri” utenti della strada. In particolare il rispetto dei pedoni che spesso si trovano a camminare su marciapiedi occupati da monopattini lasciati in sosta non “appropriata”.
Le misure sopra descritte potranno migliorare la sicurezza della circolazione e permettere un miglior inserimento dei monopattini elettrici all’interno del sistema della mobilità urbana.
Ing. Alberto Andreoni – area professionale tecnica di ACI