- Dicembre 11, 2018
Protezione civile
In Gazzetta le indicazioni operative per allerta maremoti
Il documento intende fornire alle diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale gli elementi utili alla pianificazione di protezione civile per la salvaguardia della popolazione da questa tipologia di rischio, che riguarda tutte le coste del Mediterraneo.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 novembre il Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile con le Indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto. Il documento intende fornire alle diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale gli elementi utili alla pianificazione di protezione civile per la salvaguardia della popolazione da questa tipologia di rischio, che riguarda tutte le coste del Mediterraneo, per via della diffusione di zone sismiche e della presenza di numerosi vulcani attivi, emersi e sommersi. Come riferisce il Dipartimento della Protezione Civile sul cui sito è possibile scaricare le Indicazioni Operative e la Direttiva su Sistema di Allertamento, negli ultimi mille anni lungo le coste italiane, sono state documentate varie decine di maremoti, solo alcuni dei quali distruttivi e le aree costiere più colpite sono state quelle della Sicilia orientale, della Calabria, della Puglia e dell’arcipelago delle Eolie.
In Italia nel 2017 era stato istituito con una Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri il SiAM – Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma e le Indicazioni ne sono una attuazione.Nel concreto, il sistema di allertamento maremoti Siam prevede l’invio di una serie di messaggi dal Centro allerta tsunami (CAT) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) al Dipartimento della Protezione Civile che, sulla base di un protocollo definito dirama il messaggio alle strutture operative e componenti coinvolte nelle attività di pianificazione d’emergenza. I messaggi della piattaforma Siam non raggiungono però direttamente la popolazione interessata dal rischio maremoto, che deve essere quindi allertata attraverso le modalità definite nel piano di protezione civile comunale, in raccordo con le pianificazioni degli altri livelli territoriali e secondo le Indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile.