- Settembre 26, 2018
Rifiuti
Patti Chiari, spreco zero sul Foglio Quotidiano del 21 settembre l’esperienza del comune di Chiarri
Il comune di Chieri recupera e distribuisce cibo a circa 130 nuclei famigliari. Per aiutare chi è in difficoltà recuperare cibo fresco sottraendolo allo spreco e sfamare le fasce più deboli della popolazione. Il progetto La dispensa solidale nato nel 2015 nel piccolo comune in provincia di Brescia.
Il comune bresciano recupera e distribuisce cibo a circa 130 nuclei famigliari. Per aiutare chi è in difficoltà recuperare cibo fresco sottraendolo allo spreco e sfamare le fasce più deboli della popolazione. Sono questi gli obiettivi di “La dispensa solidale”, progetto nato nel 2015 nel comune di Chiari in provincia di Brescia.
“E’ un’iniziativa che ha interessato gran parte delle associazioni del territorio”, commenta al Foglio il sindaco della cittadina bresciana, Massimo Vizzardi. “Capofila sono state le Acli ma poi si sono aggiunte l’Agesci, la Caritas, la San Vincenzo e altre”. “Il servizio è nato tre anni fa per la Giornata nazionale del dono, che prevede la distribuzione di cibo fresco”, commenta il primo cittadino. “Settimanalmente questo cibo fresco, oltre ai pacchi alimentari, viene distribuito a circa 130 nuclei famigliari”. Un progetto “positivo sotto tre profili”, continua il sindaco. “Primo, perché si eliminano molti sprechi, e si aiutano persone in difficoltà”.
“Secondo, perché si migliora notevolmente la raccolta differenziata perché il cibo ancora buono non va a finire nei rifiuti. Infine un terzo tassello viene dalla redistribuzione del cibo in esubero delle mense scolastiche, grazie a un accordo con la società delle mense”. Nel 2017 il comune di Chiari ha ampliato ancora di più il raggio d’azione del progetto. Si è iniziata anche l’attività di recupero del cibo non scodellato dalle mense scolastiche: un modo etico per evitare che il cibo non scodellato (ovvero che non è stato servito nei piatti) venga smaltito come rifiuto, evitando così un doppio spreco sia di cibo (gettato), sia di denaro (perché per smaltire si deve ovviamente pagare). “Siamo orgogliosi”, conclude il sindaco, “perché abbiamo costruito una grande rete con tutte le realtà sociali e insieme con le altre istituzioni locali come la Regione Lombardia, con un progetto che nel quotidiano dà risposte a bisogni primari dei cittadini e cambia la modalità di gestione di tutto ciò che è in esubero”.
Storie ed eccellenze locali, ovvero quello che i piccoli comuni italiani possono insegnare alle grandi città. In collaborazione con Anci