- Settembre 26, 2018
Municipi senza frontiere
Concluso Seminario formativo per scambio buone pratiche tra Comuni iracheni, siriani e italiani
"Municipi senza frontiere”, il programma di cooperazione territoriale promosso da Anci, ha fatto di nuovo tappa in Iraq e questa volta per il primo training di formazione del progetto “Sostegno alle municipalità curde nel Nord est della Siria e nel Kurdistan Regionale Iracheno”.“Municipi senza frontiere”, il programma di cooperazione territoriale promosso da Anci, ha fatto di nuovo tappa in Iraq, nella regione del Kurdistan iracheno, e questa volta per il primo training di formazione del progetto “Sostegno alle municipalità curde nel Nord est della Siria e nel Kurdistan Regionale Iracheno”, realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Pianificazione urbana, fiscalità locale e protezione civile sono stati i temi al centro degli incontri formativi, che si sono svolti dal 16 al 24 settembre nelle città di Erbil e Sulaymaniyya, nel corso dei quali, Comuni e Città Metropolitane italiani, aderenti al programma Municipi senza Frontiere, hanno messo a disposizione i propri esperti in qualità di formatori.
“Bologna ha più volte manifestato interesse a schierarsi per la pacificazione del conflitto in Siria e per una gestione sempre più autonoma dei municipi siriani e iracheni” sottolinea il sindaco Virginio Merola. “Siamo impegnati orgogliosamente nel sostenerli. Nei prossimi mesi – aggiunge il sindaco – continuerà questo nostro contributo attraverso lezioni a distanza e videoregistrazioni, infine verranno ospitati in Italia i funzionari e amministratori curdi iracheni per continuare le attività ed individuare anche soluzioni tecniche operative ai problemi focalizzati”.
“I nostri funzionari hanno incontrato i funzionari locali e i rappresentanti delle municipalità irachene e siriane per trasmettere conoscenze e buone pratiche nei settori della pianificazione territoriale e mobilità. Collaboriamo nei settori nei quali siamo considerati all’avanguardia nel Paese”, dichiara da parte sua il capo di gabinetto della Città metropolitana di Bologna, Giuseppe De Biasi.
Sostegno alla formazione e alla collaborazione con le municipalità del Kurdistan arriva anche dal Comune di Padova, come rimarca l’assessore alla Cooperazione internazionale Francesca Benciolini: “Siamo riconoscenti all’Anci per l’iniziativa che ci permette di dare il nostro contributo e sostegno alle municipalità del Kurdistan iracheno e siriano, un sostegno che sentiamo importante e doveroso e che molti dei nostri cittadini hanno sollecitato nei mesi passati. Il poter mettere a disposizione le nostre competenze attraverso la disponibilità del dottor Pietro Lo Bosco per una formazione sui temi del bilancio e della organizzazione comunale ci è sembrata una preziosa occasione per crescere insieme”.
A prendere parte agli incontri, gli enti locali iracheni e siriani coinvolti da marzo in questo percorso, tra cui, in particolare, i referenti delle municipalità irachene di Harir, Sayd Sadeq e Erbil e delle municipalità siriane di Qamishlo, Hasakeh, Serekaniye e Tell Kocher. Complessivamente oltre 60 i referenti locali coinvolti. Un’occasione che ha permesso di mettere in contatto diretto gli esperti dei Comuni italiani con i referenti dei municipi locali su specifiche tematiche attraverso un approccio tecnico e diretto alla creazione di sessioni di co-progettazione in cui, alle lezioni frontali, sono stati affiancati momenti di attività operativa.
Tra gli obiettivi di questo progetto innovativo, oltre ad aprire canali di scambio e di reciproca conoscenza transfrontaliera, anche quello di avviare un percorso di formazione e una collaborazione tecnica su specifiche necessità emerse come prioritarie durante la fase di rilevazione dei bisogni condotta, da marzo ad oggi, con la collaborazione attiva di “Un Ponte per …” in qualità di partner operativo.
In questa direzione si punta a rendere l’intervento il più coerente ed efficace possibile – nonché duraturo nel tempo – e a dare una concreta possibilità ai territori di valorizzare le proprie risorse. Una possibilità non solo per le città siriane e irachene ma anche per le amministrazioni italiane nell’ambito delle attività dedicate alla Cooperazione internazionale, come previsto dalla Legge 125/2014, che riconosce negli enti locali un attore chiave nel co-sviluppo.