• Ottobre 12, 2017
di anci_admin

#Anci2017

Lettera aperta ai sindaci per promuovere la salute nelle città come bene comune

Il Manifesto: è necessario adottare misure specifiche per le città e la salute dei cittadini, ma è anche necessario trovare nuovi modi per progettare, costruire e gestire le città per aiutare le persone a vivere una vita sana.
Lettera aperta ai sindaci per promuovere la salute nelle città come bene comune

VICENZA – Un Manifesto della Salute nelle Città, uno strumento per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini e in particolare delle generazioni future.
Il Manifesto è stato presentato oggi nell’ambito della XXXIV Assemblea Annuale Anci, in occasione del convegno dal titolo Promuovere la salute nelle città come bene comune organizzato dal Gruppo di Lavoro Anci Urban Health insieme a Health City Institute, Cities Changing Diabetes e Federsanità Anci e Sport. Il documento si presenta in realtà come una Lettera aperta a tutti i sindaci italiani cui è rivolto un sentito appello e un invito all’azione per considerare la salute nei contesti urbani come priorità delle politiche pubbliche.
Il Manifesto porta la firma di Antonio Decaro Presidente Anci, Roberto Pella Vice Presidente Vicario, Enzo Bianco Presidente del Consiglio nazionale Anci, Andrea Lenzi Presidente Health City Institute, Lino del Favero Direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità, Simona Arletti Presidente Rete Italiana Città Sane OMS, Antonio Gaudioso Segretario generale Cittadinanzattiva, Giovanni Malogò Presidente CONI e Walter Ricciardi Presidente ISS.
A lanciare l’idea del Manifesto sono intervenuti a Vicenza i sindaci firmatari che hanno spiegato i termini del documento: è necessario adottare misure specifiche per le città e la salute dei cittadini, ma è anche necessario trovare nuovi modi per progettare, costruire e gestire le città per aiutare le persone a vivere una vita sana.
Questi i principali obiettivi contenuti nel Manifesto: rivolgere maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili: è infatti necessario saper valutare i rischi derivanti dai non corretti stili di vita nelle città e costruire sistemi sanitari che siano non solo in grado di fornire trattamenti, ma che sappiano occuparsi di prevenzione; le politiche urbane dovranno avere come priorità la salute, costruita in ogni aspetto della strategia urbana dai trasporti, al verde cittadino, alle politiche sull’ambiente, e dello sport; infine, si dovranno costruire nuovi modelli di collaborazione, formare nuove partnership che coinvolgano organizzazioni pubbliche e private, creando sinergie tra Governo nazionale, Regioni, amministrazioni comunali, CONI, urbanisti, medici, Aziende sanitarie, imprese e comunità. (fr)


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