- Aprile 4, 2013
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Piccoli Comuni – Vanni (Anci Toscana): “Centrale unica di committenza elemento di difficoltà e confusione”
"La centrale unica di committenza, così come è stata mal regolamentata, rappresen..."La centrale unica di committenza, così come è stata mal regolamentata, rappresenta solo un ennesimo elemento di difficoltà e di confusione per i piccoli comuni. Non si tratta di sottrarsi ad un’innovazione che in prospettiva potrebbe rivelarsi utile ma di contestare ancora una volta l’improvvisazione e la superficialità con le quali in particolare il governo dei tecnici, spesso purtroppo con l’assenso del parlamento, ha operato nei confronti dei comuni".?E’ il commento del responsabile della Consulta piccoli comuni di Anci Toscana Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano, che si allinea alla richiesta avanzata nei giorni scorsi da Anci e Ance all’esecutivo e al Parlamento di adottare un provvedimento urgente per differire l’obbligo della Centrale unica di Committenza almeno al 31 dicembre 2013, in linea con la definizione delle gestioni associate obbligatorie delle funzioni fondamentali, oltre a sollecitare ogni possibile chiarimento rispetto alle corrette modalità attuative di tale obbligo.
La costituzione della centrale unica di committenza per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture prevista per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, è infatti fissata come obbligatoria entro il 31 marzo 2013.?"La richiesta dell’Anci nazionale – continua Vanni – attraverso il coordinatore nazionale dei piccoli comuni Mauro Guerra, di far slittare almeno al 31 dicembre l’inizio dell’attività delle Cua è sacrosanta e ampiamente fondata – afferma Vanni -. Proprio per questo c’è da temere che non venga accolta, o accolta quando sarà troppo tardi, cioè quando si saranno bloccati anche quei pochissimi appalti che i piccoli comuni sono stati messi nelle condizioni di fare". (com/ef)