• Marzo 4, 2023
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

80 anni Battisti, Mostarda (sindaco Poggio Bustone) e Mogol: “Intesa storica per musica italiana”

Il sindaco: "Canzoni impresse nella memoria collettiva". Il paroliere: "Un musicista straordinario e un perfezionista". Guarda Il video
80 anni Battisti, Mostarda (sindaco Poggio Bustone) e Mogol: “Intesa storica per musica italiana”

Lucio Battisti, mito e leggenda senza tempo, parole e musiche diventate immortali. Per Rovero Mostarda, sindaco di Poggio Bustone, Comune reatino nel centro della Valle Santa “un genio musicale nato il 5 marzo 1943 nel paese dei Giardini di marzo, al centro la statua in bronzo e la sua immancabile chitarra. La casa dove è cresciuto è meta di visitatori, appassionati e musicisti che organizzano concerti per suonare il suo indimenticabile canto libero.
Ha iniziato la carriera musicale a Milano come chitarrista nel complesso dei Campioni, un gruppo che accompagnava il cantante Tony Dallara – ricorda il sindaco – ma l’incontro determinante è stato nel 1965 con Giulio Rapetti Mogol, un sodalizio che ha fatto la storia della musica italiana.
Un artista all’avanguardia nei ritmi, negli arrangiamenti e nelle melodie, innovatore e cantante rivoluzionario, unico per aver composto musica fuori dagli schemi, abbinando stile e canzoni ad altri generi musicali, autore, editore e discografico di successi, tra gli altri, di Patty Pravo, Formula 3 e Bruno Lauzi. Un uomo discreto, perfino schivo, lontano dai riflettori, soltanto qualche rara intervista concessa alla stampa, ignorando televisioni e concerti. ma un artista che non ha abbandonato i suoi fans, per loro lasciava cantare i suoi dischi.
“A ottant’anni dalla nascita – conclude il sindaco Mostarda- ci ritroviamo ad ascoltare la sua musica e a cantare le indimenticabili melodie, canzoni che resteranno impresse nella memoria collettiva”.
Nessuno conosce Battisti più di Giulio Rapetti Mogol, il più grande autore e compositore di testi di canzoni significative nel panorama della musica leggera italiana, famoso per il lungo e fortunato sodalizio artistico con Lucio Battisti.
Classe 1936, Mogol ha sempre la musica nel cuore: ha fondato il Cet, Centro Europeo di Toscolano e Centro di Eccellenza Universitario della Musica Popolare per valorizzare nuovi professionisti della musica pop. A Toscolano, frazione di Avigliano Umbro. dove ha sede la Scuola e dove vive, gli chiediamo di parlarci di Lucio, le memorabili imprese, i successi. “Una persona molto seria, un musicista straordinario, un perfezionista, lavorava sette ore al giorno per sperimentare e misurarsi con i grandi della musica internazionale, americani e inglesi, studiava per migliorare sé stesso”.
Di Battisti si è detto e scritto molto anche a livello politico: “Lucio non si interessava di politica, è stato accusato di essere fascista, lo hanno detto anche di me che ero figlio di un antifascista. Tra gli anni ’60 e ‘70 c’era un’infiammazione psicologica totalmente sbagliata, una vera follia, era l’epoca delle Brigate Rosse. Chi non scriveva canzoni di protesta e politicizzate era considerato un fascista”.
Un’ultima battuta di Mogol su Lucio Battisti: “una grande perdita – conclude – mi manca molto”.