- Febbraio 28, 2022
Accadde in città
230 anni di Rossini. Matteo Ricci e Giovanni Allevi: “Un compositore tra gioia ed emozione”
Il primo cittadino pesarese: "E' stata la prima pop star europea dell’Ottocento, un compositore con uno stile artistico apprezzato e riconosciuto nel mondo, anche attraverso film indimenticabili e spot pubblicitari dove la musica classica e lirica incontrano il cinema e la TV”. Il maestro: "Uno dei più grandi geni della storia della musica, le sue opere posseggono un tratto distintivo che le rende uniche". Guarda i video“Gioachino Rossini, genio universale e testimonial della bellezza e della cultura italiana nel mondo”. Parole di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, Città Creativa Unesco della Musica.
Pesarese di nascita (29 febbraio 1792), il grande compositore è stato uno tra i più importanti operisti della storia della musica, e, grazie al suo talento di fama internazionale, fu definito il Napoleone della musica e un gigante dell’opera lirica. Scrisse, tra i suoi più celebri, Il barbiere di Siviglia, La gazza ladra, Guglielmo Tell.
Il sindaco Ricci riconosce Rossini come “la prima pop star europea dell’Ottocento, un compositore con uno stile artistico apprezzato e riconosciuto nel mondo, una musica colta dove le note trasmettono emozioni, anche attraverso film indimenticabili e spot pubblicitari dove brani classici e lirici incontrano il cinema e la TV”.
Identificato come il Cigno di Pesaro. Rossini “rappresenta un patrimonio della città, simbolo e volto dell’italianità musicale e uno tra gli ambasciatori della bellezza italiana nel mondo”.
Un compositore tra storia e futuro, “il passato rappresentato dal Museo Nazionale Rossini, e un avvenire attraverso il Rossini Opera Festival, una manifestazione lirica internazionale dedicata al famoso operista.
Per il compositore, pianista e filosofo, Giovanni Allevi, tra gli artisti più amati al mondo, “Rossini è uno dei più grandi geni della storia della musica, le sue opere hanno un tratto distintivo che le rende uniche”. La sua dote creativa “riesce a raccontare e a trasmettere la gioia di vivere come nessun altro – precisa –. Nel periodo che stiamo affrontando, la musica può aiutarci ad uscire dalla depressione, dal buio dell’anima, dalla malinconia, perché la musica è gioia ed ebbrezza, sentimenti che danno emozioni. Sono queste le “formule” rossiniane – conclude Allevi – perché dalle difficoltà stiamo entrando in una dimensione più ampia e luminosa, una nuova era della storia dell’umanità”.