• Marzo 24, 2020
di Giuseppe Pellicanò

Coronavirus

I Comuni italiani al tempo dell’emergenza, i servizi dei Municipi per le fasce deboli

Un viaggio tra le iniziative che i Comuni stanno realizzando per stare più vicini alle proprie comunità in questa fase di emergenza: assistenza ai senza fissa dimora, pasti e medicine gratis a domicilio per le persone sole e anche consulenza psicologica. Leggi la seconda parte del racconto
I Comuni italiani al tempo dell’emergenza, i servizi dei Municipi per le fasce deboli

Comincia con la pubblicazione di questo pezzo un viaggio tra le iniziative che i Comuni italiani stanno realizzando in diversi settori di attività per stare più vicini alle proprie comunità in questa fase di emergenza socio-sanitaria. La prima puntata è dedicata alle iniziative in campo sociale a favore delle fasce più deboli della popolazione, le più colpite da una situazione nuova che rischia di lasciare molti cittadini senza reali punti di riferimento.

di Angela Gallo

In questi giorni in cui è fondamentale restare a casa e rispettare le misure previste dal governo per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, i Comuni hanno predisposto una serie di servizi e attività a sostegno soprattutto delle persone più fragili e degli anziani.
A cominciare da Bergamo, la città più colpita. Il Comune ha diffuso un vademecum per informare i cittadini sui servizi utili attivati in questi giorni di emergenza: si chiama #BergamoAiuta e contiene tutti i numeri per le emergenze e le misure messe in campo. C’è spazio anche per i piccoli grazie all’iniziativa “Storie per chi le vuole”. I bibliotecari del sistema bibliotecario urbano leggono le fiabe per i bambini che in questi giorni sono a casa con le famiglie. A questa iniziativa si aggiunge anche la nuova piattaforma di materiali didattici selezionati dal Centro Studi ImparaDigitale per le famiglie che contiene anche consigli sulle attività giocose da fare a casa.
Per aiutare i cittadini, il Distretto del Commercio ha raccolto inoltre in una lista i negozi che si sono organizzati per la consegna della spesa a casa. Ma non finisce qui. Il Comune ha anche attivato un servizio di sostegno psicologico – educativo gratuito per i genitori residenti in città. È possibile telefonare o scrivere un sms o whatsapp al numero 329.9061047 lasciando nome, cognome e recapito telefonico per essere ricontattati.
A Reggio Emilia protagoniste sono invece le Farmacie comunali riuniteUn’azienda speciale poliservizi dell’amministrazione comunale che ha deciso di offrire, per tutto il mese di marzo, la consegna gratuita di farmaci e parafarmaci a domicilio.
Per andare incontro alle esigenze dei cittadini e affrontare questo lungo periodo lontano da scuola, Reggio Children ha raccolto poi una serie di proposte e suggerimenti per costruire una quotidianità nuova a casa. Insegnanti ed educatori di nidi e scuole d’infanzia hanno prodotto materiali educativi per continuare a stare in contatto con i bambini. Ne sono nati così cinque progetti: I racconti dell’attesa, Giocare insieme a casa, La scuola va a casa, Filastrocche tra cielo e terra e Il bookshop a casa tua.
Sul fronte della comunicazione e sensibilizzazione, invece, anche Reggio Emilia, come molti altri Comuni, ha attivato sul proprio sito web uno spazio informativo sui comportamenti e le norme da seguire in questo periodo mentre sulla propria pagina Facebook ha lanciato un contest #DallamiaFinestra invitando i cittadini a mandare uno scatto che ritrae lo scenario che si scorge dalle proprie case.
Ma cosa succede nei piccoli Comuni? Dove non arrivano le comunicazioni digitali e i social network? A Monzuno, piccolo Comune sull’Appennino bolognese, a dare le informazioni ai cittadini ci pensa “Carmelina”, una vecchia Fiat Panda rimessa ‘in moto’ dai volontari della Protezione civile che, facendo il giro del paese, informa i cittadini sui comportamenti da adottare contro la diffusione del Covid-19. Sono più di quaranta i volontari impegnati, che si occupano anche della consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità dando priorità soprattutto alle persone più vulnerabili.
Spostandoci invece a Mira, Comune della città metropolitana di Venezia, anche qui l’amministrazione locale, oltre ad informare costantemente i cittadini, attraverso periodiche dirette Facebook del sindaco, Marco Dori, ha chiamato a raccolta tutti i negozianti che in questo momento di emergenza svolgono consegne a domicilio con un elenco consultabile da tutti sul proprio portale. A partire dal 23 marzo, invece, grazie al sostegno dei volontari della Protezione civile, è cominciata la distribuzione porta a porta delle mascherine. Sul sito e sul profilo Facebook del Comune è indicata la cartografia delle consegne con gli orari.

Anche nel Comune di Desio, in provincia di Monza e della Brianza, sul sito dell’amministrazione, è possibile consultare una mappa interattiva con tutti gli esercizi commerciali che effettuano consegne a domicilio. E non solo. Il Comune ha attivato una linea telefonica per un supporto psicologico a cui potranno rivolgersi i cittadini residenti nei comuni dell’ambito sociale di Desio di cui fanno parte Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Limbiate, Muggiò, Nova Milanese, Varedo. Il servizio “sarà garantito da tre psicologi esperti alle dipendenze del Consorzio Desio-Brianza, che potranno aumentare di numero in base alla domanda e che si alterneranno per fornire consulenze gratuite tutti i giorni”, come si legge sul sito.

Leggi la seconda parte del viaggio