• Aprile 20, 2020
di Angela Gallo

Coronavirus

I Comuni al tempo dell’emergenza. L’uso di Telegram per una comunicazione più vicina ai cittadini

Sono tanti i Comuni che stanno usando chat e app di messaggistica istantanea per comunicare con i cittadini informandoli sui comportamenti da rispettare, sulla normativa da rispettare, sui servizi disponibili e sulle misure erogate. In questo focus analizziamo l'uso di Telegram
I Comuni al tempo dell’emergenza. L’uso di Telegram per una comunicazione più vicina ai cittadini

Se l’emergenza in corso sta radicalmente trasformando le nostre abitudini, dal lavoro alle relazioni interpersonali, anche la comunicazione istituzionale sta giocando un ruolo importante in questa fase. Già da tempo, in verità, i Comuni hanno messo in pratica nuove modalità di comunicazione attraverso i social network per essere più vicini ai cittadini. E oggi più che mai questa vicinanza diventa decisiva soprattutto per contrastare la diffusione di fake news e garantire comportamenti corretti per contenere il contagio da Covid-19.

In questa direzione moltissimi Comuni usano soprattutto le chat e le app di messaggistica istantanea (Whatsapp, Telegram, Messenger) per comunicare con i cittadini informandoli sui comportamenti da rispettare, sulla normativa, sui servizi disponibili e sulle misure erogate a sostegno delle persone più indigenti (come i buoni spesa).
Un canale comunicativo che incontra il favore dei cittadini stessi come emerge dalla recente indagine “La Comunicazione digitale durante l’emergenza”, condotta dall’Osservatorio nazionale sulla comunicazione digitale di PA Social e Istituto Piepoli (di cui fa parte anche l’Anci), secondo cui l’80% degli italiani considera molto utile l’utilizzo di social network e chat per comunicare con le istituzioni e ricevere informazioni e servizi.

In questo focus analizziamo alcuni esempi di come le amministrazioni locali stanno usando in particolare Telegram, app di messaggistica istantanea nata nel 2013 e che oggi conta circa nove milioni di utenti in Italia.

Il Comune di Trieste, tra i più attivi su Telegram, conta quasi 8mila iscritti e le comunicazioni giornaliere vanno dalle informazioni sui lavori in corso, come l’ammodernamento della rete idrica alle notizie sugli orari degli uffici e le modalità di erogazione dei servizi, come i buoni spesa. Una comunicazione mirata anche a tenere sempre informati i cittadini sull’emergenza in corso e le ordinanza adottate.

Anche il Comune di Busnago, in provincia di Monza e Brianza, ha il suo canale con più di 500 iscritti, attraverso il quale dà particolare rilievo ad informazioni che riguardano i servizi alla persona (come il supporto psicologico online) e alle comunicazioni del sindaco. Spazio anche ad iniziative come quella in occasione della Pasqua: sono stati piantati due ulivi in ricordo delle vittime dell’epidemia.

Dalla raccolta fondi per le famiglie in difficoltà alle informazioni sulla gestione dei rifiuti urbani alla spesa a domicilio. Il Comune di Grottaglie su Telegram, con più di mille iscritti, informa su tutte le attività in corso condividendo le notizie pubblicate sul proprio sito istituzionale ma anche sul profilo Facebook.

Tour virtuali per scoprire l’arte del territorio, le attività e i controlli della polizia municipale ma anche le informazioni sui centri antiviolenza e le iniziative come “la mascherina rossa” per sensibilizzare i cittadini contro la violenza sulle donne: sono tra le principali notizie che il Comune di Cagliari condivide sul suo canale che conta più di 1700 iscritti. Così come il Comune di Empoli che, con più di 2mila iscritti, focalizza la sua comunicazione sui servizi attivi in questo periodo, sui turni delle farmacie, i numeri utili dei centri antiviolenza ma anche news sui buoni spesa e sull’uso corretto delle mascherine.

Una emergenza questa non solo sanitaria ma anche economica e amministrativa. Lo sa bene il Comune di Montelupo Fiorentino – e non solo – che dà spazio sul proprio canale anche ad iniziative come “Mettiamo in Comune” per informare sulle azioni a sostegno degli operatori sanitari, delle famiglie, dei singoli cittadini ma anche sui servizi utili attivati in collaborazione con le associazioni locali e sui provvedimenti che riguardano tasse e tributi.

Anche nei piccolissimi Comuni la comunicazione è vicina ai cittadini. Baradili, il più piccolo Comune della Sardegna con 78 abitanti, in provincia di Oristano, ha un suo canale Telegram attraverso il quale tiene costantemente aggiornati i cittadini con le comunicazioni del sindaco: da news che riguardano – ovviamente – l’emergenza Covid-19 agli aggiornamenti sul Consiglio comunale e le ordinanze della Regione.

Bergamo, infine, una delle città più duramente colpite dal virus, ha messo in piedi una strategia social strutturata con un rapporto one to one con il cittadino come ha spiegato Francesco Alleva, portavoce del sindaco Giorgio Gori, qualche giorno fa nel corso del webinar organizzato da Anci, AnciComunicare, Pa social e Facebook sulla comunicazione nell’emergenza.
Focalizzandoci su Telegram, il Comune spazia da news su servizi ad iniziative ad hoc come BergamoAiuta, il Fondo di mutuo soccorso per la città e, quella da poco lanciata, Oggicomestai. Una web app per monitorare quotidianamente lo stato di salute di tutti i bergamaschi (città e provincia) con l’obiettivo, in base ai dati raccolti, di poter prendere le migliori decisioni possibili per affrontare la fase della ripresa.


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