• Febbraio 13, 2020
di Emiliano Falconio

Comitato delle Regioni

Carta di Agrigento passa all’unanimità, Bianco: “Prossimo passo consegna al ministro Franceschini”

Ora, dopo l’importante riconoscimento in sede comunitaria, la Carta tornerà in Italia e verrà consegnata presto al ministro della Cultura, Dario Franceschini, come anticipa il relatore e membro del CdR Enzo Bianco. “E’ una grande soddisfazione". Guarda il video
Carta di Agrigento passa all’unanimità, Bianco: “Prossimo passo consegna al ministro Franceschini”

BRUXELLES – Un percorso iniziato il 5 aprile del 2019 e che in un anno ha raccolto l’adesione di tutte le Regioni italiane, di oltre 800 sindaci e di importanti associazioni quali Italia Nostra, il Fai e il Touring Club. Dopo la presentazione a Roma lo scorso 30 ottobre, arriva da Bruxelles il passo finale, o forse un nuovo passo di inizio, dove la Carta di Agrigento è diventata un parere adottato all’unanimità dal Comitato delle Regioni. Ora, dopo l’importante riconoscimento in sede comunitaria, la Carta tornerà in Italia e verrà consegnata presto al ministro della Cultura, Dario Franceschini, come anticipa il relatore e membro del CdR Enzo Bianco. “E’ una grande soddisfazione – spiega -, per i sindaci e per l’Anci, vedere un documento così importante avere il favore di tutti gli amministratori locali europei. La giornata di oggi ci dice che è possibile chiedere un posto più importante nell’agenda politica dell’Ue e nel prossimo bilancio 2021-2027. La Carta di Agrigento verrà inviata al Consiglio europeo, alla Commissione e al Parlamento Ue. Da parte nostra la porteremo presto all’attenzione del ministro Franceschini affinché anche in Italia si mettano in campo iniziative analoghe”.
“La Carta – riassume poi Bianco – ci dice che bisogna usare meglio le risorse dei beni culturali. Non servono solo più soldi per la manutenzione straordinaria o il restauro, ma anche per creare un turismo legato alla cultura, La cultura deve diventare fattore di crescita economica, dare lavoro ai ragazzi, ed essere fattore anche di integrazione in nome proprio della cultura. E’ questo il caso – conclude Bianco – di una bella iniziativa italiana che diventa una bella iniziativa europea”. Leggi la cronaca della prima giornata di plenaria.


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