• Settembre 21, 2023
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Zavoli (100 anni) – Sadegholvaad (Rimini) e Veltroni: “Uno tra più grandi giornalisti italiani”

La rubrica Anci, "Accadde in città", oggi è dedicata a Sergio Zavoli nel centesimo anniversario della nascita
Zavoli (100 anni) – Sadegholvaad (Rimini) e Veltroni: “Uno tra più grandi giornalisti italiani”

“Zavoli, autore di inchieste che hanno segnato la storia, tra le ultime la riforma della scuola”. Così il sindaco Jamil Sadegholvaad nel centesimo anniversario della nascita (21 settembre 1923): “Rimini era la sua città per affetti, lavoro, amicizia e passione, e a Rimini ha scelto di riposare per sempre nel Cimitero monumentale, a pochi passi dall’amico Federico Fellini, una città abbandonata in giovinezza e per entrambi oggetto di un ritorno incessante”. I documentari dal grande fascino, “fu il primo a portare il suo microfono in un convento di clausura dando voce a chi, per fede, aveva fatto la scelta più radicale, il popolarissimo Processo alla tappa, il GR1, le inchieste più approfondite sui massimi temi di attualità”. Oltre cinquant’anni di professione, la nomina a Presidente Rai, al Senato per quattro legislature, la sua passione politica e civile, gli amati libri di poesia. “La sua voce ferma, pacata e indimenticabile, non doveva mai alzare il tono perché era per certi versi una manifestazione della ragione e della sua curiosità intellettuale, capace di avvicinare il cronista all’uomo, toccandone le corde più profonde”.
E il primo cittadino anticipa che l’amministrazione, oltre a intitolargli un’area in Viale Tiberio che porterà il nome di Piazzetta Sergio Zavoli, gli dedicherà due giornate, “il 20 settembre con uno spettacolo-concerto inedito, e il 21 settembre con un film e un libro che raccontano il suo rapporto personale con Fellini e la città”.
Parla l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni: “con Sergio Zavoli un grande affetto e una profonda amicizia, una carriera giornalistica iniziata nel 1948. Mio padre Vittorio Veltroni, capo delle Radiocronache Rai lo chiamò nell’ambito delle competizioni sportive, un giovane e straordinario cronista che faceva entusiasmare gli ascoltatori anche nella partita di calcio del Rimini contro il Ravenna”. La sua inarrestabile carriera continuò tra reportage, inchieste, interviste e programmi di attualità.
Una personalità tra le più rappresentative della televisione italiana, “un uomo libero, con un’attenzione spasmodica per le parole e per il loro valore, un giornalista che considerava l’informazione non un genere maldestro e volgare – conclude Veltroni – ma il modo migliore per raccontare la realtà con la voglia di capire e cambiare il mondo”.