- Febbraio 27, 2013
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Zanonato: “La fine dell’accoglienza ricadrà sui comuni, servono risorse per i compiti che dovremo svolgere”
“Domani finisce il contributo del Viminale all’accoglienza, ma rimane aperta l’eme...
“Domani finisce il contributo del Viminale all’accoglienza, ma rimane aperta l’emergenza Nord Africa ed i comuni, specie i capoluoghi, dovranno gestire una situazione molto difficile che potrebbe coinvolgere 13mila persone. E’ una situazione contraria alla Costituzione: alle amministrazioni comunali sono affidati compiti cui non possono sottrarsi, senza le risorse necessarie a provvedervi, provocando in alcuni casi forti sofferenze di bilancio”. E’ l’allarme lanciato da Flavio Zanonato, sindaco di Padova e responsabile Sicurezza ed Immigrazione Anci, nell’illustrare le ricadute sui comuni della chiusura dell’emergenza Nord Africa, che una circolare del ministero dell’Interno dello scorso 18 febbraio ha fissato per domani, dopo una proroga di due mesi. Parlando in una conferenza stampa, presente il responsabile dell’Area Welfare, Scuola ed Immigrazione dell’Anci, Luca Pacini e Camilla Orlandi dell’ufficio Immigrazione, Zanonato, pur riconoscendo la “collaborazione da parte del Viminale nei limiti delle loro possibilità”, ha denunciato una scarsa attenzione da parte della politica. “In questi due anni è mancata la piena coscienza di quello che stava accadendo sia da parte dell’attuale governo che da quello precedente”, ha affermato.
Il delegato Anci ha osservato come la chiusura dell’accoglienza lascerà insoluti una serie di problemi. Innanzitutto “ci sono i soggetti ‘vulnerabili’: minori, mamme con bambini piccoli e persone ammalate che non hanno la possibilità di sostenersi fuori dalle strutture”, ha ricordato il sindaco di Padova. Ad essi vanno aggiunte le “persone prive di permesso di soggiorno, che per i ritardi delle procedure attendono ancora un documento valido per potersi muovere sul territorio: per loro è auspicabile che nel frattempo si prolunghi il diritto d’asilo”.
Zanonato si è poi soffermato sul tema dei 500 euro di ‘buonuscita’ previsti dalla circolare del Viminale per incentivare l’uscita dall’accoglienza. “Non si capisce quando andrà erogata questa somma che gli enti locali devono incrementare, con il rischio che le risorse arrivino dopo che le persone sono fuori dai centri”, ha spiegato il delegato Anci.
Infine, rimane il tema dei minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo, per la cui accoglienza il Viminale ha stanziato 2,5 milioni di euro per rimborsare, tramite le Prefetture, gli enti locali. “Risorse che – ha ricordato Zanonato – potranno coprire solo le spese dell’accoglienza “dalla formalizzazione della domanda di asilo e sino all’inserimento nelle strutture del Sistema di protezione per richiedenti asilo”.
Proprio per affrontare questi problemi lasciati irrisolti l’Anci è pronta ad avanzare un pacchetto di proposte al Tavolo nazionale sull’emergenza che, dietro sua sollecitazione, si riunirà oggi pomeriggio al Viminale.
“Chiediamo innanzitutto di aumentare l’accoglienza dello Sprar, arrivando dagli attuali 3700 posti a quasi 5mila così da affrontate in modo efficace le situazioni appena descritte”, ha detto il sindaco di Padova auspicando che venga "risolta al più presto anche la situazione delle persone che non hanno ancora ricevuto i documenti di soggiorno”.
Il delegato Anci ha poi accennato alla situazione “dei ‘vulnerabili’ che devono poter restare nelle strutture di accoglienza, utilizzando al massimo le risorse disponibili ed attivandone altre”. Ed infine la questione della buonuscita, che va “data subito alle persone che escono dall’accoglienza, per evitare che ci creino situazioni di emergenza sul territorio”, ha concluso Zanonato. (gp)