- Giugno 18, 2025
Dissesto idrogeologico
Workshop ISPRA a Monreale: Anci propone rete di supporto per i Comuni e formazione tecnica diffusa
Tavola rotonda sul ReNDiS (Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo), per il 7° Workshop “RaStEM
Il 18 giugno 2025 si è svolta a Monreale, presso l’Abbazia di San Martino delle Scale, la tavola rotonda dedicata al sistema ReNDiS (Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo), nell’ambito del 7° Workshop “RaStEM: uno strumento di supporto per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico”, organizzato da ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in collaborazione con l’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia e con il patrocinio di Anci Sicilia.
Per Anci è intervenuta Laura Albani in qualità di Responsabile del Dipartimento Cura del territorio, dissesto idrogeologico, forestazione, protezione civile e servizio civile. Durante l’incontro è stato ribadito il ruolo operativo dei Comuni nella gestione del dissesto idrogeologico: oltre il 94% dei Comuni italiani ricade in aree a rischio e l’85% degli interventi censiti nella banca dati ReNDiS è attuato proprio dai Comuni, pur in assenza di finanziamenti diretti da oltre un decennio.
ReNDiS è diventato il repertorio unico nazionale per la mitigazione del dissesto idrogeologico, elemento centrale per la programmazione e il monitoraggio degli interventi. Gli aggiornamenti normativi del DPCM 18 giugno 2021 e del DL 153/2024 hanno esteso il suo ambito a interventi finanziati non solo dal Ministero dell’Ambiente, ma anche a quelli gestiti dal Dipartimento della Protezione Civile, dal Dipartimento Casa Italia e dal Ministero dell’Interno. Al sistema si affianca RaStEM, strumento ISPRA che consente la rappresentazione uniforme e georeferenziata delle opere, potenziando la qualità dei contenuti e supportando i tecnici comunali nella compilazione delle schede del Repertorio.
Tra i progressi più importanti c’è l’interoperabilità tra ReNDiS e BDAP tramite l’attribuzione del CUP, che favorisce tracciabilità e trasparenza. Nel corso dell’appuntamento di Monreale è ancora una volta stata sottolineata da Anci la situazione dei Comuni rispetto alla carenza strutturale di personale tecnico e amministrativo che, in parte, influisce sui tempi medi per la conclusione degli interventi, che superano i quattro anni, soprattutto a causa di iter complessi e frammentati.
In questo quadro le Regioni assumono un ruolo fondamentale in quanto possibili soggetti aggregatori di risorse e competenze: possono offrire supporto tecnico e amministrativo attivando strutture condivise, sportelli dedicati e task force permanentemente operative. Alcune realtà regionali offrono già buone pratiche utilizzabili come modelli replicabili a livello nazionale. Per rafforzare l’efficacia degli interventi da parte dei Comuni Anci propone un canale diretto di finanziamento per opere urgenti e manutenzione ordinaria; la creazione di strutture regionali di supporto alla progettazione, al caricamento dati e alla gestione amministrativa; la formazione continua dei tecnici su ReNDiS e RaStEM; il recupero dei dati CUP mancanti nei progetti storici; l’aggiornamento del Rapporto ReNDiS.
Al termine dell’incontro Anci ha annunciato che, sulla scia di questa serie di iniziative promosse da ISPRA e dalle Autorità distrettuali, intende organizzare in collaborazione con Ispra e i consigli nazionali degli ordini dei geologi e degli ingegneri nel 2025 nuovi appuntamenti tecnici-operativi per approfondire l’utilizzo di ReNDiS e RaStEM, per rafforzare le competenze dei Comuni e facilitare l’accesso ai programmi di finanziamento per la difesa del suolo.