- Dicembre 11, 2025
Immigrazione
Workshop finale progetto InCaS, a Roma le esperienze dei Comuni contro lo sfruttamento lavorativo
Il workshop ha tracciato un quadro complessivo dei risultati del progetto InCaS, promosso da Anci e Fondazione Cittalia
Si è svolto stamane a Roma, presso la sede dell’Anci, il workshop finale “Un’esperienza di cooperazione multilivello: il progetto InCaS per l’inclusione dei cittadini di Paesi Terzi e il contrasto allo sfruttamento lavorativo” dedicato al progetto InCaS, un’iniziativa che negli ultimi anni ha contribuito a costruire e rafforzare il sistema territoriale nel contrasto allo sfruttamento lavorativo.
La giornata si è aperta con l’intervento di Veronica Nicotra, Segretario generale dell’Anci, che ha ricordato il ruolo fondamentale di Cittalia e della rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) nel supporto alle politiche migratorie e ai percorsi di accoglienza delle persone migranti.
“Nella Fondazione Cittalia abbiamo la rete SAI che da anni, insieme al Ministero dell’Interno, segue e accompagna le politiche migratorie e le attività di accoglienza nel Paese. La Direzione generale delle politiche migratorie del Ministero del Lavoro e del Welfare ha elaborato, insieme ad Anci e Cittalia, una strategia nazionale di supporto e accompagnamento che individua proprio nel SAI l’hub nazionale di riferimento. Il progetto InCaS – ha proseguito Nicotra – coinvolge molti Comuni, e Cittalia da tempo svolge una fondamentale attività di coordinamento in questi contesti così complessi, garantendo un sostegno concreto nell’accompagnamento delle persone e nell’assistenza agli enti locali sul territorio”.
In particolare, il Segretario generale dell’Anci ha precisato come la misura di sostegno delle persone titolari di permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo segua una serie di interventi precedenti già portati avanti con il Ministero.
Il workshop ha quindi tracciato un quadro complessivo dei risultati del progetto InCaS, promosso da Anci e Fondazione Cittalia e sostenuto dal Fondo nazionale politiche migratorie che ha visto un ruolo importante anche delle Anci regionali. L’attenzione è stata rivolta soprattutto alla capacità del progetto di creare connessioni tra livelli istituzionali diversi e di facilitare il dialogo tra amministrazioni comunali e regionali impegnate sia nei processi di inclusione dei cittadini di Paesi Terzi sia nelle azioni di prevenzione e contrasto al caporalato.
Il primo panel ha messo al centro le esperienze delle città di Milano, Prato e Roma che hanno raccontato come, grazie al supporto di Cittalia, sia stato possibile sviluppare interventi integrati nelle aree urbane, capaci di intercettare bisogni complessi e di attivare risposte coordinate. Il dibattito ha fatto emergere il valore di un approccio metodologico condiviso e costruito nel tempo attraverso relazioni solide con gli enti locali ma anche la necessità di rafforzare la governance territoriale. Il confronto è poi proseguito, nel secondo panel, con le esperienze dei Comuni di Alba, Gioia Tauro e Siracusa, insieme alle Regioni Calabria, Lazio e Piemonte, che hanno illustrato i passi compiuti per elaborare i Piani Locali Multisettoriali di contrasto allo sfruttamento lavorativo. Racconti diversi, ma segnati da un filo comune: la necessità di un coordinamento stabile, di una rete di collaborazione tra i Comuni e di strumenti partecipativi in grado di coinvolgere amministrazioni, attori locali e comunità.
Al workshop è intervenuta anche Barbara Siclari, Dirigente Divisione I-DG per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che ha delineato le prospettive di una governance sempre più multilivello e orientata alla collaborazione tra istituzioni centrali e territori.
In chiusura, Stefania Congia, Direttrice generale per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti – Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha offerto una riflessione sulle lezioni apprese e sulle sfide che attendono il sistema nei prossimi anni, rimarcando il valore di InCaS come esperienza pilota e come punto di partenza per nuove azioni condivise. Congia, in chiusura dei lavori, ha ribadito la volontà di dare continuità ai risultati del progetto InCaS rilanciando la collaborazione tra Regioni e Comuni.
La giornata si è aperta con l’intervento di Veronica Nicotra, Segretario generale dell’Anci, che ha ricordato il ruolo fondamentale di Cittalia e della rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) nel supporto alle politiche migratorie e ai percorsi di accoglienza delle persone migranti.
“Nella Fondazione Cittalia abbiamo la rete SAI che da anni, insieme al Ministero dell’Interno, segue e accompagna le politiche migratorie e le attività di accoglienza nel Paese. La Direzione generale delle politiche migratorie del Ministero del Lavoro e del Welfare ha elaborato, insieme ad Anci e Cittalia, una strategia nazionale di supporto e accompagnamento che individua proprio nel SAI l’hub nazionale di riferimento. Il progetto InCaS – ha proseguito Nicotra – coinvolge molti Comuni, e Cittalia da tempo svolge una fondamentale attività di coordinamento in questi contesti così complessi, garantendo un sostegno concreto nell’accompagnamento delle persone e nell’assistenza agli enti locali sul territorio”.
In particolare, il Segretario generale dell’Anci ha precisato come la misura di sostegno delle persone titolari di permesso di soggiorno per sfruttamento lavorativo segua una serie di interventi precedenti già portati avanti con il Ministero.
Il workshop ha quindi tracciato un quadro complessivo dei risultati del progetto InCaS, promosso da Anci e Fondazione Cittalia e sostenuto dal Fondo nazionale politiche migratorie che ha visto un ruolo importante anche delle Anci regionali. L’attenzione è stata rivolta soprattutto alla capacità del progetto di creare connessioni tra livelli istituzionali diversi e di facilitare il dialogo tra amministrazioni comunali e regionali impegnate sia nei processi di inclusione dei cittadini di Paesi Terzi sia nelle azioni di prevenzione e contrasto al caporalato.
Il primo panel ha messo al centro le esperienze delle città di Milano, Prato e Roma che hanno raccontato come, grazie al supporto di Cittalia, sia stato possibile sviluppare interventi integrati nelle aree urbane, capaci di intercettare bisogni complessi e di attivare risposte coordinate. Il dibattito ha fatto emergere il valore di un approccio metodologico condiviso e costruito nel tempo attraverso relazioni solide con gli enti locali ma anche la necessità di rafforzare la governance territoriale. Il confronto è poi proseguito, nel secondo panel, con le esperienze dei Comuni di Alba, Gioia Tauro e Siracusa, insieme alle Regioni Calabria, Lazio e Piemonte, che hanno illustrato i passi compiuti per elaborare i Piani Locali Multisettoriali di contrasto allo sfruttamento lavorativo. Racconti diversi, ma segnati da un filo comune: la necessità di un coordinamento stabile, di una rete di collaborazione tra i Comuni e di strumenti partecipativi in grado di coinvolgere amministrazioni, attori locali e comunità.
Al workshop è intervenuta anche Barbara Siclari, Dirigente Divisione I-DG per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che ha delineato le prospettive di una governance sempre più multilivello e orientata alla collaborazione tra istituzioni centrali e territori.
In chiusura, Stefania Congia, Direttrice generale per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti – Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha offerto una riflessione sulle lezioni apprese e sulle sfide che attendono il sistema nei prossimi anni, rimarcando il valore di InCaS come esperienza pilota e come punto di partenza per nuove azioni condivise. Congia, in chiusura dei lavori, ha ribadito la volontà di dare continuità ai risultati del progetto InCaS rilanciando la collaborazione tra Regioni e Comuni.