Word food day – Mattarella: “E’ nata generazione ‘fame zero’, base di nuova civiltà più giusta ed equa”

“La generazione fame zero sta per nascere e noi vogliamo accoglierla. E da questa dobbiamo partire affinché un’alimentazione responsabile, giusta ed equa diventi la base comune delle nuove civilità. E’ questo il messaggio di Expo contenuto  nella Carta di Milano, frutto di uno straordinario lavoro collettivo tra governi; autentica prova di cittadinanza globale”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un passaggio del suo discorso alla cerimonia di apertura della Giornata mondiale dell’alimentazione, celebrata oggi all’auditorium dell’Expo di Milano.
"Il cammino per azzerare fame e povertà – ha continuato il Capo dello Stato – e’ ancora lungo ma tanti progressi sono stati fatti negli ultimi 15 anni. Il diritto al cibo e all’acqua può essere affermato in tutti i continenti" ma “solo "una’azione corale può debellaremalnutrizione e povertà". “Quando 70 anni fa venne costituita la Fao – ha poi ricordato Mattarella – l’Europa emergeva dalle tenebre della Seconda guerra mondiale. Anche qui, nella Lombardia motore economico del Paese, si faceva la fila per distribuzione dei generi di prima necessità e se oggi quei giorni sono lontani lo dobbiamo alla lungimiranza dei padri dell’Europa che hanno saputo costruire un continente di pace e di progresso economico”.
“La fame e la malnutrizione – ha però rimarcato il Presidente della Repubblica – è ancora una drammatica realtà per circa 800 milioni di esseri umani e di questi 160 milioni sono bambini sotto i cinque anni”. “L’Agenda dell’Onu sullo sviluppo sostenibile 2030 delinea con i suoi 17 obiettivi i cardini di un progetto che ha una portata storica. Expo vuole dare il suo contributo allo sviluppo di questa agenda ma occorre garantire pace e sviluppo tra Stati e Continenti”.
Il Capo dello Stato ha quindi legato al tema della pace un altro tema che sta allarmando l’Europa, quello dell’immigrazione: “La portata di questi flussi ha scosso le opinioni pubbliche europee, suscitando paure, mobilitando solidarietà, ponendo interrogativi sul futuro. Di certo – ha aggiunto e concluso Mattarella – si è posta con drammatica evidenza la necessità di contribuire a migliorare le condizioni di vita nei Paesi d’origine e di transito con strategie che ne incentivino il progresso economico e sociale tenendo conto della necessità di interventi di protezione sociale”. (ef)