- Luglio 22, 2015
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Welfare – Oggi a Roma incontro Ministro Poletti, Anci e Regioni sul Piano nazionale per lotta alla povertà e all’esclusione sociale
La presentazione di una prima bozza di Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’...La presentazione di una prima bozza di Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale è stato l’oggetto del confronto tra Ministro del Lavoro, Anci e Regioni, tenutosi questa mattina a Roma.
L’Anci ha partecipato con una delegazione composta dai due vice Presidenti della Commissione welfare e politiche sociali, Francesca Danese, Assessore alle politiche sociali del Comune di Roma e Giacomo Bazzoni – Consigliere Comunale di Pontevico; il vice sindaco di Torino Elide Tisi, l’assessore al welfare di Catania Angelo Villari, l’Assessore al welfare di Napoli Roberta Gaeta e l’Assessore ai servizi sociali e famiglia di Perugia Edi Cicchi.
Partendo dalla fotografia della povertà in Italia oggi, il piano del ministero si è focalizzato sulla necessità di attivare politiche di contrasto alla povertà in un ottica non solo attenta agli aspetti reddituali ma inclusiva di molte altre variabili che devono necessariamente attivare politiche di sistema comprensive anche di azioni di inclusione sociale anche con il coinvolgimento del terzo settore.
A questo riguardo l’Anci, ha accolto con attenzione ed interesse l’impianto generale del progetto impegnandosi a contribuire al dibattito con proprie valutazioni e proposte.
“Per noi è importante condividere un piano a livello nazionale che dia indirizzi per le azioni sul territorio – ha detto Tisi – . Il tema delle risorse, sebbene non sia l’unico, è però fondamentale. Garantire stabilità e continuità almeno triennale alle risorse può consentire la programmazione di interventi mirati che devono prevedere prima di tutto la costruzione di infrastrutturazioni sociali per favorire la coesione sociale e collaborare allo sviluppo del territorio e alla promozione del cosiddetto bene comune”. Massima attenzione, secondo il vice sindaco di Torino, deve poi essere riservata alle realtà che il piano di contrasto alla povertà intende intercettare. “Ci sono numerose nuove realtà che nascono dalla perdita del lavoro fino alle nuove ondate migratorie e che necessitano di interventi mirati che non si limitino, in alcuni casi, solo all’assistenza ma anche all’inclusione sociale”, ha infine sottolineato Tisi.
L’Assessore Villari di Catania ha evidenziato come l’emergenza povertà, sempre più connotata come povertà di lungo periodo, sia strettamente legata alla questione lavoro e quindi ha ribadito “è importante che gli interventi di contrasto che si adottano sui territori abbiano una prospettiva di inclusione sociale”, sottolineando altresì che è necessario dare sostegno ai servizi sociali dei Comuni da molto tempo in difficoltà.
“Riteniamo importante – ha detto l’assessore Danese – che sia riservata grande attenzione anche al tema dell’emergenza abitativa che è entrata a pieno titolo nelle attività degli assessorati al welfare. Ciò richiede che ci sia uno sforzo maggiore da parte del Governo sempre in termini di risorse certe ed adeguate ai Comuni”. Un tema che allarga quindi il ventaglio di interventi richiesti al sociale che proprio per questo “non può rimanere la Cenerentola delle politiche governative – ha aggiunto l’assessore del Comune di Roma”.
“L’approccio integrato in un ottica di sistema a cui si ispira il Piano è in effetti – secondo l’Assessore Gaeta di Napoli – l’unica via possibile per affrontare, in questo periodo storico, il tema della povertà” –. Risultano altresì decisivi anche la certezza e la continuità dei fondi disponibili per gli interventi e il monitoraggio sulle ricadute di questi ultimi. L’assessore di Napoli ha poi ribadito come il sociale debba essere integrato e rafforzato in quanto “è chiamato quotidianamente a rispondere a sollecitazioni diverse, provenienti anche da settori come quello sanitario, educativo ed abitativo”.
Anci ha inoltre rappresentato al Ministro criticità e limiti del nuovo Isee chiedendo un suo intervento di modifica e impegnandosi a presentare comunque una proposta dell’Associazione. (fdm)