• Luglio 3, 2015
di anci_admin

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Welfare – Livelli essenziali di assistenza e nuovo Isee al centro della discussione in Commissione Anci

La valutazione sui primi mesi di vigenza del nuovo ISEE, introdotto dal primo gennaio scorso con il ...

La valutazione sui primi mesi di vigenza del nuovo ISEE, introdotto dal primo gennaio scorso con il DPCM 159 del 2013, ed una riflessione sul ruolo che i comuni hanno – ma soprattutto dovrebbero avere – nell’attuazione del Patto per la salute 2014-2016 e nella individuazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza sanitaria, in particolare per quelli dell’area relativa all’integrazione sociosanitaria, sono stati gli argomenti principali all’attenzione della Commissione welfare e politiche sociali dell’Anci, riunitasi lo scorso 2 luglio e presieduta da Andrea Romizi, sindaco di Perugia.
Con riferimento a quest’ultimo aspetto, l’orientamento unanime della Commissione è nella direzione della richiesta di un coinvolgimento formale e diretto dei comuni, attraverso l’Anci, nel processo di definizione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) sanitari – a partire da quelli relativi alla disabilità e non autosufficienza, alla salute mentale, alle dipendenze, all’assistenza ai minori – viste le ricadute da questi provocate sugli assetti organizzativi e finanziari dei comuni stessi. Si dovrà quindi lavorare per una modifica delle norme che oggi assegnano solo a Stato e Regioni la responsabilità della definizioni di tali LEA.
La prima fase di applicazione del nuovo ISEE ha mostrato, come è chiaramente emerso dal dibattito in Commissione, una lunga serie di difficoltà e criticità, a partire dalla scarsa accessibilità ed interoperabilità dei comuni con l’INPS dei dati relativi all’indicatore, e, soprattutto, chiari limiti e sostanziali, in primo luogo legati alla mancata armonizzazione di parte dei contenuti del decreto di novembre sulla modulistica con quelli del DPCM 159. Criticità e limiti che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali deve rimuovere in tempi necessariamente brevi.
Al di là degli ulteriori problemi creatisi con le note sentenze dei TAR sulle modalità di calcolo del reddito disponibile per le persone con disabilità, sarà opportuno, ha ricordato il Sindaco Romizi, un ulteriore approfondimento all’interno dell’Anci per valutare la richiesta di specifiche, formali modifiche all’attuale testo del DPCM mirate ad alleggerire, almeno in parte, l’impatto economico che il nuovo indicatore sembra, dalle prime analisi, riservare ai comuni. (com)