• Giugno 17, 2013
di anci_admin

Politiche sociali e legge 328/2000

Welfare – Istat, la spesa sociale 2010 del Comuni

Sette miliardi e 127 milioni di euro ( un valore pari allo 0,46% del PIL nazionale) la spesa per int...

Sette miliardi e 127 milioni di euro ( un valore pari allo 0,46% del PIL nazionale) la spesa per interventi e servizi sociali da parte dei comuni, in forma singola e associata, nell’anno 2010 (nel 2009 la spesa era stata pari a 6,978 miliardi): lo attesta l’ISTAT con l’indagine diffusa il 31 maggio 2013, alla quale ha risposto, a livello nazionale, l’89,1% dei comuni e degli enti associativi coinvolti.
Nel confronto con l’anno precedente, la spesa è aumentata dello 0,7%, ma la variazione avvenuta tra il 2009 ed il 2010 risulta di segno negativo (-1,5%) se calcolata a prezzi costanti, ovvero tenendo conto dell’inflazione registrata nel periodo.
La spesa media procapite per i servizi sociali ammonta, nel 2010, a 118 euro (115,9 euro nel 2009), con differenze territoriali ancora molto ampie: la spesa in rapporto alla popolazione residente varia infatti da un minimo di 26 euro in Calabria ad un massimo di 304 euro della Provincia Autonoma di Trento.
Con riferimento alla forma di finanziamento della spesa sociale complessivamente erogata sul territorio, al netto delle compartecipazioni del SSN e degli utenti (stimate in 2,187 miliardi di euro), nel 2010, secondo l’ISTAT, le risorse proprie dei comuni finanziano il 62,7% della spesa complessiva (62,9% nel 2009), il Fondo (indistinto, quota nazionale e quota regionale) per le politiche sociali il 13,9% ed i fondi regionali vincolati il 16,8%; il rimanente 6,6% è coperto da altre fonti.
Nelle sette aree di interventi indagate, la spesa dei comuni è così ripartita:  area di utenza famiglie e minori 39,6%; disabili 22,4%; dipendenze 0,6%; anziani 20,9%; immigrati e nomadi 2,6%; povertà, disagio adulti e senza dimora 7,9%; multiutenza (servizi rivolti a più tipologie di utenti, attività generali, costi per esenzioni ed agevolazioni) 6,00%. (com)