• Aprile 21, 2016
di anci_admin

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Welfare – Bianco: “Ripensare le politiche sociali puntando su innovazione e collaborazione pubblico-privato”

”I Comuni sono in difficoltà, a causa della contrazione della spesa e dei tagli sul soc...

”I Comuni sono in difficoltà, a causa della contrazione della spesa e dei tagli sul sociale che hanno allargato le fasce di povertà e miseria nelle nostre città. Per questo serve ripensare il welfare e ripensarlo tramite una svolta radicale che punti su nuove e innovative forme di welfare e su più proficua collaborazione tra pubblico e privato”. Lo ha detto il sindaco di Catania e presidente del Consiglio Nazionale Anci, Enzo Bianco, intervenuto al convegno “Generare impatto sociale”, svoltosi questa mattina a Roma presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati‎.
“Le nostre comunità – ha evidenziato Bianco – sono sempre abitate da persone anziane e questo aumenta l’esigenza di assistenza da parte degli amministratori locali‎. Su questa esigenza, acuita da una delle crisi economiche più dure della storia, è intervenuta anche la spending review che di fatto ha contribuito ad una caduta verticale della spesa in campo sociale. Si pensi – ha ricordato il presidente del Consiglio Nazionale Anci – che sul 25% di risorse sottratte al welfare, il 70% ha riguardato proprio i Comuni che si sono visti tagliare Fondi importanti come quello sulle politiche sociali e quelli sulla non autosufficienza, famiglia e politiche giovanili”.
Ecco perché per Bianco serve “reagire con una svolta radicale, già è iniziata in alcune realtà local, che deve coinvolgere quante più città possibile. Penso all’aiuto che i privato possono dare ai Comuni nell’ambito della partecipazione a bandi su cui spesso, soprattutto nel Mezzogiorno, manca il necessario  know-ow. La conoscenza dei bandi è fondamentale per intercettare risorse spesso non intercettate per carenza di conoscenza”.
Per il sindaco di Catania un altro filone su cui puntare è poi quello della “creazione di vere e proprie ‘reti’ pubblico-privato per promuovere buone pratiche su cui non si deve avere vergogna di copiare, come accaduto nella mia Catania dove il progetto la Casa dei Mestieri, mutuata dall’esperienza di Torino, è diventato il luogo dove tanti ragazzi stanno imparando un mestiere". Infine, l’ambito socio-sanitario “dove la riduzione di spesa lascia scoperta un’ampia fascia di assistenza. Anche qui c’è bisogno di pensare nuove forme di intervento, per debellare con convinzione la pratica intollerabile che vuole ancora sacche di malaffare e speculazione in un campo in cui le risorse sono sempre meno. Reinventiamoci – ha quindi concluso Bianco – perseguendo collaborazione, formazione, innovazione ed efficienza”. (ef)