- Luglio 15, 2013
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Welfare – A Milano case per giovani disposti a ‘ospitalità solidale’
Il progetto si chiama 'Ospitalità solidale' e consentirà di assegnare 22 alloggi popol...Il progetto si chiama ‘Ospitalità solidale’ e consentirà di assegnare 22 alloggi popolari sottosoglia a giovani tra i 18 e i 30 anni con redditi minimi, a patto che si rendano disponibili ad attività di vicinato solidale nel quartiere. Succede a Milano, dove la giunta, riferiscono le agenzie di stampa, ha approvato le linee guida del bando per individuare il soggetto gestore del progetto che si occuperà di trovare i giovani assegnatari, gestire la consegna degli alloggi, organizzare le attività di volontariato.
"Questo progetto virtuoso – spiega l’assessore alla Casa, Daniela Benelli – ci consente di sottrarre all’abbandono alloggi non assegnabili, sostenendo i ragazzi in difficoltà in un momento di crisi economica e del lavoro. Inserire dei giovani nei quartieri popolari, dando loro una casa a fitto agevolato e coinvolgendoli in attività di coesione sociale e volontariato, vuol dire contribuire concretamente alla rivitalizzazione delle periferie". Gli alloggi si trovano nei quartieri popolari Ponti e Cà Granda Nord/Monterotondo.
Si tratta di 22 appartamenti sottosoglia, ovvero troppo piccoli per essere assegnati tramite graduatoria Erp e per questo esclusi dal patrimonio disponibile. Grazie ad un finanziamento statale (Dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri) pari a circa 430 mila euro, l’amministrazione comunale provvederà a sistemare e arredare tutti gli spazi.
I giovani assegnatari, che saranno individuati grazie ad una graduatoria aperta e trasparente, dovranno avere tra i 18 e i 30 anni e un reddito non superiore ai 1.500 euro. Potranno essere studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori con contratto di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d’acconto occasionale, si legge nella nota di Palazzo Marino.
Le attività di vicinato solidale risponderanno alle esigenze del quartiere e saranno principalmente: doposcuola, animazione culturale-ricreativa, attività di coesione sociale, supporto al Comune per la diffusione del rispetto delle regole e del corretto uso degli spazi comuni. I contratti di locazione avranno durata pari a quella del rapporto lavorativo o di formazione in corso e i canoni non saranno mai superiori ai 300 euro mensili. (mv)