• Marzo 20, 2017
di anci_admin

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Vittime mafia – Falcomatà: “Un Urban center in un bene confiscato, ecco come Reggio festeggia il suo 21 marzo”

“Il 21 marzo per noi sarà un giorno speciale. Apriremo al pubblico, per la prima volta ...

“Il 21 marzo per noi sarà un giorno speciale. Apriremo al pubblico, per la prima volta in Italia, un Urban Center realizzato all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata ed acquisito al patrimonio comunale. E’ il nostro modo di celebrare l’arrivo della primavera e la giornata della memoria per le vittime innocenti delle mafie. Un gesto dal valore simbolico dirompente: usare un bene sottratto ai cittadini dalla criminalità organizzata per creare un luogo che rappresenta il principale punto di riferimento per la partecipazione civica”. Lo sottolinea Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria e delegato Anci alla Gestione dei Beni Confiscati e Legalità, parlando alla vigilia della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Una ricorrenza che ha visto proprio ieri a Locri l’importante presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella che, alla presenza dei sindaci reggini e dello stesso Falcomatà, ha lanciato, un duro monito contro le mafie: “Una lotta che riguarda tutti e che non deve fermarsi, ma che anzi deve concentrarsi sulla ‘zona grigia“, sulle paludi dell’arbitro della corruzione dove la mafia prospera”.
Il sindaco reggino, da poco nominato delegato Anci al Mezzogiorno ed alle politiche per la coesione territoriale, fa anche il punto della situazione sulle intimidazioni nel reggino, uno dei territori maggiormente esposto a questo fenomeno. “Nonostante diversi  segnali di speranza positivi non  possiamo tacere che negli ultimi anni purtroppo sono stati diversi gli atti intimidatori commessi ai danni degli amministratori. Pochi mesi fa – ricorda il sindaco reggino – abbiamo organizzato un consiglio comunale aperto proprio su questo tema, è stato un momento di alta partecipazione civica”. 
Da qui il suo appello: “C’è bisogno che le istituzioni si stringano attorno a chi vive in prima linea la battaglia contro le mafie, respingendo quotidianamente  i tentativi di infiltrazione della criminalità all’interno della Pa. Per evitare che questo genere di episodi condizionino il cammino di sindaci ed amministratori che lavorano per il cambiamento, il modo migliore è di non lasciarli soli, mai. E su questo fronte – riconosce Falcomatà – le azioni messe in campo sono tante, a partire dalla sinergia con la Prefettura, con la Procura, con le forze di polizia. In questa direzione è importante mantenere un rapporto molto diretto e forte con il territorio”.
Infine, dal sindaco metropolitano reggino una valutazione sul decreto Minniti sotto il profilo del sostegno nella lotta contro le mafie. “Le ultime misure del governo in tema di sicurezza urbana rappresentano un approccio concreto che va ad  incidere sul controllo e sulle  politiche di integrazione sociale e rigenerazione urbana. Infatti – argomenta Falcomatà – bonificando con azioni di prevenzione e cura sociale  il territorio si interviene  in quegli interstizi urbani in cui si annidano e dove generalmente attecchiscono i corrieri e gli emissari della criminalità organizzata. La grande battaglia  contro le mafie si affronta a partire da micro azioni locali”. (gp)