- Aprile 23, 2014
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Violenza donne – Presentate a Teramo le Linee guida per assistenti sociali
TERAMO – Nel mondo una donna su tre ha subìto qualche forma di violenza fisica, psicolo...TERAMO – Nel mondo una donna su tre ha subìto qualche forma di violenza fisica, psicologica o sessuale ad opera di uomini. Le donne più a rischio di violenza per il desiderio di emancipazione sono le separate e divorziate (64%) e quelle in età compresa tra i 25 e i 34 anni (38%). Tra le vittime le più numerose hanno un titolo di studio superiore (46%), e svolgono attività imprenditoriali o professionali (51%).
La violenza contro le donne rappresenta un enorme costo sociale perché è la prima causa di morte e di malattia. L’Oms ha infatti definito la violenza di genere come un problema di salute pubblica che incide gravemente sul benessere fisico e psicologico delle donne e di tutti coloro che ne sono vittima. Si tratta di un fenomeno trasversale che interessa ogni strato sociale, economico e culturale senza differenze di età, religione e razza. Paradossalmente i luoghi più pericolosi per le donne sono la casa e gli ambienti familiari, spesso infatti gli aggressori più probabili sono i partner, ex partner o uomini conosciuti (amici, colleghi, vicini di casa).
E’ la fotografia scattata dall’Associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza che ha realizzato la pubblicazione dal titolo Linee guida per l’intervento e la costruzione di rete tra i servizi sociali dei Comuni e i Centri Antiviolenza presentata oggi a Teramo in una conferenza stampa che si è svolta presso la Sala consiliare del Comune.
Secondo gli autori “l’obiettivo delle Linee guida è di diventare uno strumento di lavoro e di collaborazione tra i Centri Antiviolenza e i Servizi sociali utilizzabile per migliorare la conoscenza degli aspetti culturali e sociali legati al fenomeno della violenza maschile contro le donne, ma anche quello di capire meglio gli ostacoli e le difficoltà che la donna deve superare per riuscire a chiedere aiuto e di rendere possibile una presa in carico integrata per dare alle donne un sostegno concreto”.
Accompagnare la donna che subisce o che ha subìto violenza verso la decisione consapevole di interrompere il ciclo di violenza e aiutarla durante il percorso verso l’autonomia richiede un efficace lavoro di rete tra il Centro Antiviolenza e il Servizio sociale competente. “La costruzione di questa rete è la condizione fondamentale per predisporre progetti integrati che possano concretamente offrire ad una donna l’opportunità di uscire dal circuito della violenza”. (com)