• Gennaio 24, 2019
di Angela Gallo

Reddito di Cittadinanza

Vecchi: “Preoccupazione per l’impatto del decreto sui Comuni. Serve maggiore sostegno”

Incontro Anci e Ministero del lavoro sul percorso attuativo del Reddito di Cittadinanza. "Abbiamo rappresentato le preoccupazioni per l’impatto della riforma sui Comuni i quali rischiano di non essere nella condizione di poter rispondere ai bisogni delle persone”. Vecchi a margine dell'incontro
Vecchi: “Preoccupazione per l’impatto del decreto sui Comuni. Serve maggiore sostegno”

“Questa mattina abbiamo incontrato la delegazione tecnica del Ministero del lavoro rispetto al percorso attuativo del Reddito di Cittadinanza. Abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni per l’impatto della riforma sul ruolo dei Comuni i quali rischiano di non essere nella condizione di poter rispondere ai bisogni delle persone”. E’ quanto ha dichiarato il delegato Anci al welfare e sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi a margine dell’incontro al Ministero del lavoro a cui hanno preso parte anche l’assessore del Comune di Napoli Roberta Gaeta e l’assessore del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino.
“Coinvolgere i Comuni nella predisposizione di progetti di utilità sociale con i beneficiari del Reddito di Cittadinanza (i cosiddetti lavori socialmente utili), così com’è attualmente previsto, – ha aggiunto Vecchi – richiede un chiarimento sulle ricadute operative amministrative e assicurative del sistema dei servizi sociali e una adeguata disponibilità di risorse per consentire ai Comuni di prendersi carico di situazioni di fragilità e costruire, magari insieme ai tanti soggetti del terzo settore, reali percorsi di impegno sociale o lavorativo dei beneficiari”.
Rispetto invece alla platea di beneficiari, Vecchi ha chiarito: “La riforma imposta con altrettanta chiarezza i percorsi di erogazione del sussidio, ma è attualmente debole nella possibilità di offrire adeguate e tempestive occasioni di impiego da parte dei Centri per l’impiego e occasioni di impegno sociale da parte dei Comuni”.
“E’ del tutto evidente – ha quindi concluso – che se questa parte della riforma non risultasse efficace si disperderebbero molte delle aspettative che la stessa ripone sul contrasto alla povertà. Per queste ragioni confidiamo che il confronto possa proseguire e aiutare il superamento dell’attuale grande preoccupazione che non vorremmo diventasse insoddisfazione per i cittadini”.


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