• Novembre 10, 2016
di anci_admin

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#VconferenzaIFEL – Castelli: “Riforma necessaria è valorizzare i Comuni, noi vitali per modernizzare il Paese”

“La logica dei fabbisogni standard, abbinata al blocco delle aliquote, produce il risultato ch...

“La logica dei fabbisogni standard, abbinata al blocco delle aliquote, produce il risultato che sia il governo a decidere quanti soldi debba spendere ogni singolo comune, con il rischio che alla fine si vanno a distribuire ulteriori contraddizioni ed aporie. La grande riforma da realizzare oggi presuppone un diverso atteggiamento verso le autonomie locali, percepite come un centro di costo e non come un ganglio vitale per tutte le politiche necessarie all’intero Paese”. Lo ha sottolineato Guido Castelli, presidente di Ifel, delegato Anci alla Finanza locale e sindaco di Ascoli Piceno, nel suo intervento conclusivo della prima sessione di lavori della V Conferenza sulla Finanza e l’Economia locale, in corso a Roma.
Rivolgendosi al Consigliere Economico di Palazzo Chigi Luigi Marattin intervenuto prima di lui, Castelli ha stigmatizzato l’atteggiamento di fastidio del governo che talvolta traspare nei confronti dei Comuni. “Dobbiamo capire tutti che ogni politica di modernizzazione, sia la fatturazione elettronica o l’agenda digitale presuppone che ci siano dei Comuni vivi e non morti”, ha ribadito il delegato Anci.
Venendo poi al tema del blocco delle aliquote locali, Castelli ha riconosciuto che esso “può anche essere un dogma condiviso ma, quando sterilizza e congela il disordine organizzato della finanza locale degli ultimi anni, il rischio concreto è di fare aumentare la pressione fiscale e mantenere un sistema disordinato di imposizione sui territori”.
D’altro canto, non ha senso sterilizzare la pressione fiscale locale “senza – argomenta il presidente di Ifel – porsi la necessità di mettere mano alla situazione attuale di vera finanza derivata, frutto della decisione assunta dal governo di togliere l’Imu-Tasi sulla prima casa”.
Quanto poi alla legge di stabilità in via di approvazione, Castelli sospende il giudizio: “Come Comuni ci fa piacere che nella manovra ci siano spazi possibili per gli investimenti. Ma vanno valutati negli esiti finali: se i sindaci non dispongono di risorse umane e capacità regolatorie adeguate, non saranno certo in grado di produrre alcun consolidamento degli investimenti”, ha concluso il sindaco di Ascoli accennando allo sblocco del turnover auspicato a gran voce dall’Anci. (gp)